Bologna, 22 luglio 2024 – Da un olandese all’altro. Per Casteldebole i Paesi Bassi non sono solo la terra dei mulini a vento: di recente sono diventati anche una fabbrica di centravanti. Nemmeno il tempo di ‘licenziare’ a peso d’oro Joshua Zirkzee, convolato a nozze con il Manchester United, che il Bologna accoglie un altro numero nove olandese: il classe 2000 Thijs Dallinga. Dallinga è di Groningen, ma la sua fortuna calcistica l’ha costruita lontano dall’Olanda, nelle due stagioni al Tolosa, in Ligue 1, dove ha realizzato, complessivamente, 37 gol in 86 partite (19 gol in 44 partite nell’ultima stagione). Ed è la Ligue 1, non un campionato qualunque. Al Tolosa il club rossoblù verserà 15 milioni per il cartellino, più circa 3 di potenziali bonus. Al ragazzo invece, atteso già oggi in città per le visite mediche espletate le quali salirà nel ritiro di Valles, andranno circa 1,5 milioni netti all’anno per quattro stagioni, con opzione sulla quinta.
È un investimento più snello rispetto ai 25 milioni che il Panathinaikos pretendeva per Ioannidis, da settimane acclarato oggetto del desiderio di Sartori e Di Vaio, con tanto di placet di Italiano. Ma quando il club rossoblù ha capito che restare sulla scia di Ioannidis significava continuare a costringere Italiano a fare il precampionato senza il centravanti titolare a Casteldebole hanno rotto gli indugi e si sono buttati su Dallinga.
Thijs è nato nel 2000, non a caso come tutti i tre precedenti innesti di questa stagione: Holm, Miranda e Cambiaghi. È un attaccante più rapido che potente, nonostante la buona stazza. E’ di piede destro, ma non usa il sinistro solo per scendere dal letto: all’occorrenza ci ha segnato anche qualche gol importante. E’ una punta di movimento, ma rispetto a Zirkzee è più ingolosito dall’idea di segnare che di confezionare assist per i compagni, caratteristica questa che che sta scritta nel dna di ogni centravanti vero (Joshua resta un magnifico ‘nove e mezzo’ atipico: beato chi se lo godrà quest’anno all’Old Trafford).
Basta scorrere le immagini dei tanti gol di Dallinga per coglierne la capacità di sfruttare i rapidi cambi di gioco dalle fasce, che è uno dei marchi di fabbrica della fase offensiva di Italiano: pallone che arriva da sinistra e Thijs che incrocia dal lato opposto, chiudendo l’azione con un diagonale di destro sul palo lontano. Una curiosità: il suo passaggio in rossoblù farà felice anche l’Excelsior (l’ex club olandese di Schouten), che quando due anni fa lo ha ceduto al Tolosa si è tenuto una piccola percentuale sulla rivendita.
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