MARCELLO GIORDANO
BFC

Bologna, scritte contro Thiago Motta: “Ingrato”. E Italiano prende tempo

Offese a Motta sui muri del sottopassaggio prima del centro tecnico. Il viola aspetta la finale di Conference e chiede garanzie

Bologna, 28 maggio 2024 – Non doveva finire così ed è ingiusto che così finisca: la città si spacca attorno alla figura dell’allenatore che ha riportato il Bologna in Champions a distanza di 60 anni dall’ultima partecipazione alla Coppa dei Campioni.

Vincenzo Italiano, 46 anni, e le scritte contro Motta comparse a Casteldebole
Vincenzo Italiano, 46 anni, e le scritte contro Motta comparse a Casteldebole

Thiago Motta: il nostro sondaggio

Se c’è una buona fetta di città che, benché dispiaciuta per l’addio, comprende la scelta, c’è chi fa montare l’odio e l’acredine. Compaiono scritte offensive sul sottopassaggio che porta a Casteldebole. “Gratitudine e riconoscenza non si comprano e non si vendono, Thiago Motta uomo...” e ancora “La tua gratitudine l’hai dimostrata chiudendoti sei ore in una stanza di albergo con Giuntoli, falso ipocrita”. E giù di nuove offese.

La gratitudine richiesta da Thiago non è offerta da chi ha usato lo spray per vergare sul muro convinzioni non solo proprie. Perché Thiago è l’uomo dei record, l’uomo che ha ricostruito uno spogliatoio provato dopo l’addio di Mihajlovic e ciò che ha ne ha comportato, come dimostrato dall’abbraccio di De Silvestri e dalla riconoscenza di tutti i membri dello spogliatoio nel giorno dell’addio del tecnico a Genova.

D’accordo la delusione e la reazione di pancia di chi si sente abbandonato sulla soglia di quello che poteva essere un nuovo ciclo. Ma questa reazione, rischia di ritorcersi contro il Bologna stesso. Perché subentrare a Thiago, con il serio rischio di fare peggio, considerato che si tratta della prima qualificazione in Champions negli ultimi 60 anni, è già di per sé difficile. Farlo all’interno di un ambiente che non sta facendo nulla per stemperare i toni è pure peggio. Anche perché rischia di alzare i toni e le tensioni nei confronti di giocatori e nuovo tecnico. Non a caso, pare che Vincenzo Italiano, prima scelta del Bologna per la prossima stagione, abbia preso tempo.

Se ne riparlerà dopo la finale di Conference League di mercoledì. Così sarebbe stato comunque. Ma in una situazione complessa, pare che il tecnico abbia chiesto qualche garanzia, esattamente ciò che il Bologna non avrebbe voluto dopo l’esperienza con l’ambizioso Thiago, che avrebbe voluto essere centrale o ‘dettare legge’, ma che comunque ha spremuto il massimo dalla squadra a disposizione.

Tant’è, nella giornata di ieri sono uscite indiscrezioni su interessamenti del Bologna sulla punta Luka Jovic, al quale il Milan potrebbe non rinnovare il contratto in scadenza (i rossoneri hanno un’opzione per il rinnovo) e per Luka Romero, esterno d’attacco e fantasista che dovrebbe rientrare al Milan dal prestito all’Almeria.

Stando a quanto filtrato da Casteldebole, sono nomi non in cima alla lista della dirigenza rossoblù. Insomma, non prioritari. Ma rappresentati dall’agente che rappresenta pure Vincenzo Italiano, che forse vorrebbe qualche garanzia: vedi Bonaventura (34 anni) o Castrovilli (27). Ma il primo ha una carta d’identità differente dalle scelte portate avanti fin qui dalla dirigenza e il secondo è reduce da una stagione guastata dagli infortuni.

Argomenti di cui il Bologna e Italiano discuteranno da giovedì, dopo la finale di Conference League. E una volta che la dirigenza rossoblù avrà fatto cancellare scritte ingiuste su Motta, che rischiano di alzare il livello di tensione percepita dall’esterno e complicare anche la corsa al successore.

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