MARCELLO GIORDANO
BFC

Bologna, Fenucci un giorno da senatore: "Stadi e sgravi fiscali: servono nuove leggi"

L’ad rossoblù a Palazzo Madama per un’audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano, quarta industria del paese, ma in perdita

Bologna, Fenucci un giorno da senatore: "Stadi e sgravi fiscali: servono nuove leggi"

Bologna, Fenucci un giorno da senatore: "Stadi e sgravi fiscali: servono nuove leggi"

Bologna, 12 giugno 2024 – Cresce il Bologna sul campo e aumenta attorno al club rossoblù la considerazione del mondo politico per le visioni e le considerazioni della sua dirigenza. Un giorno in Senato, per Claudio Fenucci, il secondo nello spazio di un mese e mezzo.

Il 24 aprile fu convocato dalla commissione interministeriale per valutare la sua proposta della creazione di un fondo statale che faciliti il rinnovamento degli stadi italiani, idea al vaglio del mondo politico in vista della necessità dei restyling degli stadi del paese in vista degli Europei del 2032 e per consentire al calcio italiano di rimettersi al passo da un punto di vista strutturale.

Ieri, invece, l’amministratore delegato rossoblù è stato convocato a Palazzo Madama, insieme con il direttore generale della Fiorentina Alessandro Ferrari dalla settima commissione cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica ricerca scientifica spettacolo e sport per un’audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano. di rappresentanti delle società sportive Bologna Fc 1909 e Acf Fiorentina.

Perché il calcio è la quarta industria del paese ed è in perdita e la politica cerca di approfondire come invertire la rotta.

Ieri è toccato a Claudio Fenucci offrire il suo punto di vista e porre all’attenzione alcuni nodi.

Il primo riguarda gli stadi: e qui l’ad è tornato a battere sulla proposta del fondo statale per nuovi impianti e favorire la partnership tra pubblico e privato: non soldi a fondo perduto, ma investimenti, con la possibilità di fondi che entrino all’interno delle società che ristrutturano gli stadi per poter rientrare dei denari.

Idea che potrebbe consentire al Bologna di reperire i 50 milioni che servono per sbloccare lo stadio temporaneo (ancora in attesa di chiusura della conferenza dei servizi) e restyling del Dall’Ara.

Ma pure la Legge Melandri è da rivedere.

"E’ di 15 anni fa e il mondo è cambiato, quest’anno c’è stato il sorpasso di eventi sportivi venduti in streaming rispetto alle tv via cavo: il calcio ha bisogno di vendere il proprio prodotto in modo diverso, anche perché da qui a pochi anno i grossi interessi verteranno sulle competizioni europee più che sui campionati nazionali", ha riferito Fenucci, che ha poi posto l’attenzione sul modello americano.

"La Mls – sottolinea l’ad del Bologna – ha venduto i diritti del campionato interamente ad Apple massimizzando i profitti, noi non possiamo. In più le Leghe americane pagano agli atleti il 40-45 per cento dei loro fatturati, noi oltre il 60, perché siamo in difficoltà".

Più che auti economici servirebbero nuove leggi.

"E sgravi fiscali, soprattutto per il settore giovanile, perché diversamente si corre dietro a chi ha l’interesse di spostare i ragazzi e non si riconosce il valore sociale dello sport e delle società che fanno giocare i ragazzi. Perché poi solo una minima parte diventa professionista".

Soprattutto regole certe: "C’è chi crea debito e altera la regolarità del campionato. C’è chi ha avuto sgravi fiscali e la possibilità di spalmare le tasse e chi no, con altre società che sono poi retrocesse. Servono sistemi che possano in qualche modo riconoscere e premiare chi lavora con i bilanci a posto".

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