ALICE PAVAROTTI
Bar Carlino

Bar Carlino, gli ospiti del talk show. Le ragazze rossoblù che fecero l’impresa. Mengoli canta coi tifosi

Parlano le campionesse e l’allenatore del Bologna calcio femminile del 1968. Il ’Mitico’ Villa rievoca gli anni ’80, Riccardo Brizzi fa il punto sulle elezioni Usa.

Bologna, 6 novembre 2024 – Campioni e campionesse, tifosi, collezionisti, cantanti simbolo della città: sono numerosi gli ospiti che ieri sera hanno partecipato alla diretta del Bar Carlino, in un’atmosfera di trepidazione per il ritorno tra le mura della Champions League (dopo due turni in trasferta).

Ad aprire la serata è Renato Villa, bandiera rossoblu degli anni ottanta, che, in dialogo con il nostro giornalista Massimo Vitali, ha commentato la squadra di Vincenzo Italiano: "Oggi questo Bologna sta tornando ad essere come il mio: avevamo un grandissimo gruppo di amici, giocavamo l’uno per l’altro, era la nostra forza. In questo gruppo io rivedo questo".

Da sinistra: il cantautore Paolo Mengoli, il professor Riccardo Brizzi e Renato Villa, ’Mitico’ difensore degli anni Ottanta
Da sinistra: il cantautore Paolo Mengoli, il professor Riccardo Brizzi e Renato Villa, ’Mitico’ difensore degli anni Ottanta

Il ’Mitico’, chiamato così da tutti i bolognesi ("Alcuni neanche sanno che mi chiamo Renato" scherza), non è stata l’unica celebrità sportiva presente alla serata: il Bar Carlino ha ospitato anche le campionesse e l’allenatore del Bologna calcio femminile del 1968 Franca Marchesini, Roberta Ballotta e Fiorella Cavalli, vincitrici dello scudetto, per raccontare un storia di coraggio e di lotta ai pregiudizi: "Volevamo far capire che anche una bambina poteva giocare a calcio, negli anni 60-70 era un percorso difficile, in un mondo prettamente maschile. Ci siamo allenate e abbiamo lavorato duramente, fino a ottenere grandi risultati. Eravamo una squadra fortissima" ricordano le campionesse.

Citando gli anni del grande Bologna è impossibile non pensare a Giacomo Bulgarelli: ieri è stato ospite della diretta il figlio Stefano, affiancato dal collezionista Luigi Pucciarelli, che ha mostrato alcuni dei suoi cimeli: una foto di Bulgarelli con la prima coppa Italia vinta dal Bologna nel 1970 e la sua maglia della stagione 1964, quella magica in cui furono campioni d’Italia.

"Mio padre ha lasciato un grande segno a Bologna" ricorda Stefano. Bulgarelli è indubbiamente stato la bandiera calcistica rossoblu per moltissimi anni, e a omaggiarlo è stata anche la musica bolognese: il cantautore Paolo Mengoli, presente al Bar Carlino, ha raccontato della sua fede per il Bologna e ha poi intonato il suo brano Il sogno continua, dove compare anche la voce del grande Giacomo. Chissà che il titolo del pezzo non sia proprio un augurio per la squadra di quest’anno.

Di sport si è parlato anche con il docente universitario Riccardo Brizzi, coordinatore del master di marketing dello sport, che oltre ad aver spiegato il corso, giunto ormai alla terza edizione, ha fatto un excursus sulle imminenti elezioni americane. A chiudere l’ospitata sono state le "avversarie" Noémi Hutman e Daphné Giraudeau, ragazze francesi dell’Alliance Française che hanno però rivelato di tifare per i rossoblu stasera: "Bologna ci ha accolto, ci sentiamo parte della città". Dopo di loro, ha concluso Thomas, allenatore under 17 del Basca, squadra di San Pietro in Casale, ricordando l’importanza del rispetto per l’avversario.