FABRIZIO CARCANO
Sport

Atalanta, aria d’Europa. La spinta di Gasperini: "Qua tanti faranno fatica»

Ore 21 Tutto esaurito al Gewiss Stadium per la sfida con l’Arsenal. Davanti il tridente con De Ketelaere a supporto di Lookman e Retegui. .

La spinta di Gasperini: "Qua tanti faranno fatica"

Gian Piero Gasperini, 66 anni, il mago che ha trasformato l’Atalanta (Ansa)

Torna la Champions a Bergamo, dopo tre anni dall’ultima volta. Ma contro l’Arsenal, alle 21, sarà come una prima volta, nel Gewiss Stadium ristrutturato sul modello degli stadi inglesi, con un sold out da quasi 25 mila spettatori. Il primo pienone annunciato, perché l’Atalanta in questa prima fase di Champions, contro Celtic, Real Madrid e Sturm Graz, giocherà sempre in uno stadio esaurito.

"E non sarà facile per nessuno venire a giocare a Bergamo", promette Gian Piero Gasperini, il tecnico che ha portato a maggio l’Atalanta sul trono continentale, con la conquista dell’Europa League, e l’ha riportata in Champions per la quarta volta negli ultimi cinque anni.

Dea alla cinquantottesima gara europea da quel 16 settembre 2017, quando la squadra si ripresentò nelle coppe continentali, dopo 26 anni di assenza, suonandole al debutto all’Everton di Koeman con un sonoro 3-0.

Di quella squadra sono rimasti solo i capitani De Roon e Toloi (infortunato), oltre al terzo portiere Rossi, in mezzo un quarto di finale di Champions perso contro il Psg, un ottavo di finale perso contro il Real Madrid, ancora un quarto e un ottavo di finale in Europa League persi contro Lipsia e Borussia Dortmund e l’ultima stagione culminata con il trionfo di Dublino contro il Bayer Leverkusen. Premessa per spiegare il percorso di crescita di un’Atalanta ormai consolidata. "Sono diversi anni che giochiamo le coppe con una continuità che ci ha permesso di crescere, abbiamo giocato più volte in Champions, fino al percorso vincente della scorsa Europa League", sottolinea Gasperini, rimarcando il pedigree europeo della sua Atalanta, che ha asfaltato sei mesi fa il Liverpool di Klopp ad Anfield, che cinque anni fa ha fatto soffrire il City di Guardiola meritandosi un insolito complimento: "Affrontare la Dea è come andare dal dentista".

Stasera sulla poltrona dei dentisti bergamaschi arriva un paziente difficile come l’Arsenal, dieci punti nelle prime quattro gare di Premier. Sulla carta i londinesi sono favoriti, come lo era l’Everton sette anni fa. "L’Arsenal ha un’ottima organizzazione, è una squadra bella da vedere, con ottimi giocatori, che attacca e difende con tutti gli effettivi. Noi giocheremo come sempre per provare a vincere, vogliamo sempre giocarcela con tutti, come abbiamo già dimostrato di saper fare in passato", ricorda Gasp.

Il tecnico vuole partire con un buon risultato per mettere il primo mattoncino verso la qualificazione al playoff ("L’obiettivo è stare tra il nono e il ventiquattresimo posto che consentirebbe di andare avanti in questa Champions, per riuscirci bisogna provare a fare punti in ogni partita, contro ogni avversario") e potrebbe subito osare un tridente puro con De Ketelaere e la coppia Lookman-Retegui. L’alternativa è il modulo classico con trequartista l’esperto Pasalic a garantire più copertura. Giocheranno quelli della vecchia guardia (sette dei titolari a Dublino), i veterani Djimsiti e Kolasinac (ex di turno) dietro con Hien, in mediana De Roon e Ederson, sulle corsie Zappacosta e Ruggeri.

In porta l’emergente Carnesecchi al debutto in Champions come Retegui.

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