MASSIMO SELLERI
Sport

Alla Virtus non bastano Tucker e Clyburn. Con Brescia si arrende al supplementare

Banchi perde il Trofeo Ferrari: i due nuovi mostrano già di essere in palla. Pesano, però, le tante assenze: da Belinelli a Shengelia

Pajola lotta sotto canestro durante la partita contro Brescia: Virtus sconfitta (Ciamillo)

Pajola lotta sotto canestro durante la partita contro Brescia: Virtus sconfitta (Ciamillo)

Leonessa Brescia

101

Virtus Bologna

96

( dopo un tempo supplementare)

LEONESSA : Bilan 28, Ferrero ne, Dowe 8, Della Valle 14, Burnell 19, Tonelli 0, Reghenzi ne, Mobio 4, Rivers 17, Cournooh 11, Pollini. All. Poeta

VIRTUS BOLOGNA: Accorsi, Pajola 6, Clyburn 18, Visconti 3, Hackett 13, Lenci ne, Polonara 13, Diouf 9, Zizic 14, Akele 5, Tucker 15. All. Banchi.

Arbitri: Valzani, Lucotti, Cassina. Note. Parziali: 22-25; 46-41; 69-63; 91-91.

Il trio formato da Rayjon Tucker, Wil Clyburn e Daniel Hackett non basta alla Segafredo per vincere questo trofeo Ferrari al termine di una gara che è comunque arrivata all’overtime.

Questo test amichevole si gioca all’insegna delle assenze e per questo motivo il suo significato tecnico è da prendere con le molle. Nelle fila lombarde non ci sono il playmaker montenegrino Ivanovic e il lungo senegalese Ndour, mentre dall’altra parte la lista dei non presenti è molto più lunga ed è composta da Belinelli, Shengelia, Cordinier, Cacok, Grazulis e Morgan. I 46 punti incassati nel primo tempo, dei quali ben 24 nel secondo quarto, dimostrano quale sia il neo principale che ha macchiato la prestazione della V nera. E’ mancata l’abnegazione difensiva con il coach bianconero Luca Banchi che per far capire ai suoi uomini che era necessario cambiare registro, ha messo in campo il giovane Matteo Accorsi che recentemente ha conquistato la medaglia d’argento ai mondiali under17. Guardando sempre al punteggio con cui le squadre sono andate negli spogliatoi si potrebbe pensare che i 41 punti raccolti dai bolognesi dimostrino come si sia giocato a ritmi particolarmente alti. Constatazione vera sola in parte perché nonostante le assenze Brescia ha comunque una fisicità inferiore rispetto ai virtussini, per cui gli ospiti avrebbero comunque dovuto portare la partita sui binari che erano più consoni al loro gioco. Raccontata in un altro modo si potrebbe dire l’assenza di Shengelia si è fatta sentire parecchio anche per la leadership che trasmette ai compagni.

La prestazione offre anche qualche spunto positivo. Clyburn è davvero tirato a lucido e al di là della prestazione offensiva ci ha messo solo 20’ per capire come marcare Della Valle. Per la gioia degli spettatori, tra i quali c’è tutto lo staff tecnico di Milano capeggiato da Ettore Messina, la gara si trasforma in una sorta di corri e tira con i padroni di casa che toccano il + 7 (65-58) e con il suo lungo croato Bilan che continua a fare il bello e il cattivo tempo. Il registro dell’agonismo cambia nell’ultimo quarto con la Virtus che con Riccardo Visconti raggiunge subito la parità (71-71). Entrambe le difese sono facilitate dalla fretta degli attacchi avversari e tra un errore e l’altro nessuno prende il volo. A 26” dalla fine dell’ultimo periodo Clyburn dalla lunetta con un 2/2 porta la Segafredo sul +1 (87-88) e sul ribaltamento di fronte è Bilan a tirare i liberi e dopo averli sbagliati recupera il rimbalzo e fa canestro. Di secondi ne mancano 12, c’è il time out di Banchi e si rimette nella metà campo offensiva con Tucker che chiude il gioco da tre punti. Dall’altra parte va ancora in lunetta Bilan con 4” da giocare e questa volta non sbaglia, portando la partita al supplementare. Si continua a duellare punto su punto fino a quando il solito Bilan infila il paniere del 101-96 a 26” dalla fine e questa volta la V nera non riesce più a ricucire.

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