Alla scoperta del primo acquisto rossoblù costato 7 milioni: l’arrivo in A allo Spezia, poi l’Europa League vinta con l’Atalanta. Dal mito di Zlatan all’ossessione per la corsa . Ecco Holm, il Forrest Gump alla corte di Italiano

Classe 2000, nelle giovanili del Goteborg gli avevano dato uno ’sprinter coach’ per coltivare la sua velocità .

Dal mito di Zlatan all’ossessione per la corsa . Ecco Holm, il Forrest Gump alla corte di Italiano

Dal mito di Zlatan all’ossessione per la corsa . Ecco Holm, il Forrest Gump alla corte di Italiano

"Corri, ragazzo, corri", gli ha detto un giorno lo ‘sprinter coach’ delle giovanili del Goteborg mettendosi alle sue calcagna. E si può dire che da quel giorno Emil Holm non abbia più smesso di correre. Il Forrest Gump rossoblù, che il Bologna ha acquistato a titolo definitivo dallo Spezia in cambio di 7 milioni e che firmerà un contratto quadriennale da 800 mila euro a stagione con opzione per il quinto, di fatto è il primo rinforzo del Bologna di Vincenzo Italiano.

Classe 2000, generazione ‘Z’ ma soprattutto generazione Zlatan. A Goteborg e dintorni si contano sulle dita di una mano i ragazzini appassionati di calcio che non sono cresciuti col mito di Ibrahimovic. E Holm non appartiene a quella ristretta schiera. "Da quando ho l’età per seguire una partita della nazionale in tv non mi sono perso una sola partita in cui giocava Ibra", ha confessato una volta Emil, stesso nome di battesimo e stesso ruolo di un altro svedese rossoblù, che transitò da Casteldebole parti agli albori dell’era Saputo: Emil Krafth.

Ibra, allora. "Ho letto la sua biografia tre volte", ha ammesso Holm, che però ha tutto fuorché i lineamenti da duro e anzi esibisce il sorriso gentile del bravo ragazzo della porta accanto. Un ragazzo però assetato di fama e chilometri da macinare sul campo. Riecco la felice ossessione della corsa, che accompagna Emil fin dalle giovanili del Goteborg.

"Un mio allenatore notò che ero forte nello scatto e nella progressione, così come altri miei due compagni – racconta Emil –. Così s’inventò uno ‘sprinter coach’ che ci seguiva dappertutto, insegnandoci ad affinare questa qualità". I primi calci Holm li ha tirati nell’Annebergs, la squadra di un sobborgo di Goteborg. All’età di dodici anni è passato al Goteborg, di cui inevitabilmente è un grande tifoso e di cui sogna a tornare a vestire la maglia a fine carriera. Ha esordito in Allsvenskan (la serie A svedese) nel giugno 2019, ma il decollo vero è avvenuto nella stagione successiva, quando ha segnato 2 reti in 26 partite di campionato. Poi un breve interregno in Danimarca, nelle file del Sonderjyske, per una stagione e mezza, fino al grande salto in serie A allo Spezia, stagione 2022-23, con due allenatori cambiati (l’ex rossoblù Luca Gotti e Leonardo Semplici) e una bruciante retrocessione.

Holm però ha brillato quanto basta perché l’Atalanta mettesse gli occhi su di lui: prestito con diritto di riscatto, 32 presenze complessive, 5 assist e un gol tra campionato, Coppa Italia e Europa League. Ma quando c’è stato da riscattarne il cartellino i 12 milioni hanno convinto l’Atalanta a battere altre strade e indotto Sartori e Di Vaio a fiondarsi su di lui. Sette milioni per un nazionale, perché Holm ha già 8 presenze con la selezione maggiore e tre settimane fa con la Svezia ha sfidato in amichevole Danimarca e Serbia. A passo di corsa, ovviamente.

Massimo Vitali

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