Strage Bologna 2 agosto, il viaggio arriverà ‘A destino’

Il progetto di Teatro dell’Argine e le celebrazioni per l’anniversario: 85 volontari gireranno in centro per trasmettere storie e ricordi delle vittime della Strage

Bologna, 22 luglio 2022 - Portare un viaggio ‘a destino’, nel gergo ferroviario, significa l’arrivo a destinazione di un treno, il fine corsa. Da qui il nome del progetto, nato da un’idea della studentessa Sara Berardi , che vuole raccontare la Strage del 2 agosto 1980 portando A destino i viaggi delle 85 vittime dello scoppio della bomba.

Sono 85 i volontari, tra loro anche due bambini, guidati in questi mesi di preparazione dal Teatro dell’Argin e, che poco dopo le 10,25 del due agosto, da piazza delle Medaglie d’Oro , si dirigeranno verso i binari della stazione centrale, verso gli autobus, verso i taxi, verso le vie del centro. Viaggeranno con una valigia bianca.

All’interno i testi preparati durante i laboratori, le lettere o le biografie delle vittime , ma anche oggetti scelti da ciascun volontario.

Quando arriveranno a destinazione, consegneranno la valigia a un passante, raccontandogli la storia che porta dentro, "perché la memoria continui a essere viva e perché nessuno si scordi mai cosa è successo in quel 2 agosto di 42 anni fa", spiega Paolo Bolognesi , presidente dell’associazione familiari delle vittime della Strage.

Patrocinato e supportato dall’ Assemblea legislativa della Regione , in collaborazione con il dipartimento di Scienze dell’educazione dell’ Alma Mater e con l’agenzia BAM! Strategie culturali , A destino ha iniziato a prendere forma dopo uno dei seminari tenuti dalla storica Cinzia Venturoli e organizzato con i familiari delle vittime della Strage.

Così Sara Berardi ha avuto l’idea di riaprire le trame delle vite delle vittime, partendo da quello che stavano facendo o dal luogo che stavano raggiungendo, per riavvolgere il nastro e riprendere le loro speranze , i loro desideri e il loro viaggio, attraverso lo sguardo di 85 cittadini.

Scaglionate, a seconda dell’ora di arrivo, della lunghezza del viaggio da portare a destino, compariranno, su un sito internet in costruzione, delle luci con le immagini della stazione raggiunta e un audio del partecipante al laboratorio che leggerà il testo finale creato nel corso degli incontri.

Si può definire "un rito civile e teatrale" questo progetto per Micaela Casalboni , che ha condotto i laboratori teatrali: "Un lavoro collettivo, di comunità, che ripropone le dinamiche della città all’interno del teatro", conclude.