Bologna, 27 giugno 2019 - Bologna ha abbracciato il grande Francis Ford Coppola. Il primo appuntamento di Cinema Ritrovato’ è andato in scena oggi alle 18.30 al Manzoni con il famoso regista che ha tenuto la sua Lezione di cinema (foto). Coppola sarà poi in piazza Maggiore domani alle 21.45, per introdurre la proiezione, in prima europea, del Final Cut di Apocalypse Now.
«Dato che l’originale – dice Coppola – non era solo lungo ma anche insolito nello stile e nella sostanza per un film dell’epoca, abbiamo pensato di tagliare ove possibile non solo per questioni di tempo ma anche per tutto ciò che poteva sembrare ‘strano’. Una quindicina di anni dopo lo davano alla tv mentre mi trovavo in albergo, e dato che mi è sempre piaciuto l’inizio mi sono messo a guardarlo e ho finito per vedermelo tutto. Mi sono reso subito conto che il film non era strano come pensavo, ed era diventato più ‘contemporaneo’. Aggiungiamoci che molti pensavano che fosse stato scartato tanto ottimo materiale. Tutto questo ha condotto a quello che e stato poi chiamato Apocalypse Now Redux. In quella versione veniva ripristinato tutto ciò che era stato tagliato. In seguito, quando mi chiedevano quale versione preferissi vedere in circolazione, mi capitava spesso di pensare che l’originale del 1979 fosse stato accorciato troppo brutalmente e che Redux fosse troppo lungo, così mi sono deciso a favore di quella che mi sembrava la versione perfetta, che è intitolata Apocalypse Now-Final Cut».
Una tappa di avvicinamento al film c'è stata oggi alle 14.14 (DamsLab, piazzetta Pasolini domani alle 10) col documentario di Baris Azman Dutch Angle: Chas Gerretsen & Apocalypse Now: al centro il fotografo olandese Charles ‘Chas’ Gerretsen. Una vita avventurosa in giro per il mondo: nel 1976 Coppola gli chiede di fotografare tutto quello che accade sul set del suo nuovo film. Quel lavoro è rimasto in gran parte inedito. Il documentario racconta la storia di Gerretsen e allo stesso tempo mostra il suo lavoro suggestivo e viscerale sul set offrendo un nuovo straordinario punto di vista sul capolavoro coppoliano.