Bologna, 8 giugno 2011 - ALLA SETTIMA edizione del Biografilm Festival, in programma da venerdì al 20 giugno — al Lumière, al nuovo Parco del Cavaticcio, all’Odeon e in via Mascarella alta — parlano prima di tutto i numeri: la rassegna diretta da Andrea Romeo e dedicata ai film e ai documentari biografici su figure famose e non, proporrà oltre 100 film, di cui 42 in anteprima italiana e 7 in anteprima mondiale; 17 i paesi partecipanti, inclusi Islanda, Colombia e Nuova Zelanda; 200 gli appuntamenti (tra proiezioni, incontri, performance dievrse, libri e feste); 90 gli ospiti, 35 dei quali internazionali.
Ma i numeri non bastano a ritrarre il quadro completo. Il punto di partenza, quest’anno, saranno gli anni ’80, o meglio il passaggio 1985-1986, ‘L’inizio del futuro. Il mondo globalizzato. La rivoluzione digitale. La coscienza ecologica’, come recitano gli slogan della manifesatzione (furono, però, anche gli anni di Craxi e del craxismo, dello yuppismo, della Milano da bere; ma di questo, finora, non si è sentito parlare qui al festival).
E DUNQUE, ecco una grande rentrée per Ritorno al futuro di Zemeckis, girato proprio nel 1985, e per la la relativa saga, oltre che per Wall Street, il celebre ‘finance drama’ di Oliver Stone e per War Games di John Badham Gli ’80 nel bene e nel male, nella guerra e nella fiction, nella tragedia di Chernobyl e nella perestrojka; e My Perestroika si intitola appunto uno dei film della selezione ufficiale fuori concorso, firmato da Robin Hessman. Dieci i film in concorso: con Lo chiamavano Vicky, unico film italiano, dove la regista bologense Enza Negroni rievoca lo scrittore Pier Vittorio Tondelli.
IL FESTIVAL (500mila euro di budget, oltre 220mila dalla Regione e 4mila, udite udite, dal Comune; il resto, sponsor), che si dirama anche a Pieve di Cento, a Minerbio e a San Giovanni in Persiceto, consegnerà il suo Lancia Celebration of Lives Award a Saverio Tutino, lo scrittore che ha creato l’archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano, e a Diane Disney Miller, la figlia del mitico Walt — tutti e due saranno ospiti d’onore — che a Bologna presenterà in anteprima per l’Europa il museo dedicato al padre a San Francisco. L’elenco degli ospiti è nutritissimo, dal grande ecnomista e ambientalista Vandana Shiva alla fashion designer Maripol, da Antonio Crepax, il padre di Valentina, a Leonardo Celi, Emanuele Salce e Maria Sole Tognazzi, che presenzieranno ai film in cui rivivono le vite dei loro inarrivabili padri. Posto di riguardo per le donne. Bibi Russell, protagonista di Silken Synergy, avrà il ruolo di madrina, e con lei ci saranno Cass Warner, Susana Pilgrim e Heidi Ewing. Ma l’attesa è soprattutto, nello Spazio Feltrinelli allestito nel cortile della Cineteca, per Marisa Berenson (11 giugno, ore 17), Luciana Castellina (13 giugno, ore 18) e Inge Feltrinelli, compagna e moglie di Giangiacomo e formidabile guida della casa editrice dopo la sua tragica fine. Info www.biografilmfestival.it
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