Bologna, 4 febbraio 2017 - Sushi sì, ma non solo. Anche chi non ama il pesce crudo può scoprire la cucina giapponese in città, magari sconfinando in altri Paesi asiatici, provando qualche ricetta fusion. Ecco cinque locali e una mini-guida per orientarsi in città fra roll di riso, zuppe, tempura, dal centro storico alla periferia. In punta di bacchetta.
Yuzuya. Un progetto tutto al femminile con una mano giapponese in cucina. Quando si varca la soglia di questo intimo locale, ci si sente realmente in una casa del Sol Levante. Due le possibilità: si può scegliere fra il menù Teishoku– che comprende una portata principale accompagnata da zuppa di miso, riso e tsukemono (sottaceti) - o alla carta. Da non perdere l'anguilla su letto di riso, e i gyoza, i ravioli alla piastra. Questo è anche uno dei pochissimi posti a Bologna in cui si può assaggiare il ramen: i tagliolini cotti nel brodo fumante con carne di maiale, verdure e uovo marinato. Ci si sente in Giappone soprattutto seduti al bancone, ma per chi vuole stare più comodo in sala è bene prenotare in anticipo perché il locale è piuttosto piccolo. Indirizzo: via Nicolò dall'Arca 1/I-L.
Sicilyn. Il sottotitolo è Gourmet Siciliano-giapponese. Anche questa volta ai fornelli c'è una chef giapponese, ma in questo piccolo e simpatico locale la cucina si sposa con i sapori isolani. Un esempio? Accanto al sushi tradizionale troviamo il carpaccio di gamberi siciliani, mentre sui nigiri – i rotolini di riso con sopra un pezzetto di pesce crudo- compare il pesto di pistacchi. E poi i triangolini di riso avvolti dalla tradizionale alga con tanto di faccina sorridente: un morso di Giappone autentico. Un'alternativa è anche il bagel, farcito ad esempio con salmone, avocado, Philadelphia e pistacchio. Indirizzo: via Massarenti 54 F.
Seijo. Questa volta gli elementi fusion sono quelli della cucina thailandese, una vera rarità a Bologna, da provare in questo ristorante dall'atmosfera intima (molto bella l'ultima sala, con i mattoni a vista). Partiamo dai piatti siamesi: buoni i gamberi con curry e latte di cocco o il famoso Pad thai: tagliatelle di riso saltate con gamberi, uova, verdure. Per chi teme il peperoncino, niente paura: i sapori sono meno piccanti di quelli originali. Tornando al Sol Levante, da provare gli uramaki di gamberi e avocado: in questo caso il riso è all'esterno e il pesce all'interno del roll. Per chi è pronto a spendere un po' di più c'è pure la carne Kobe o, sul fronte pesce, proposte di tonno. Buona la scelta di birre giapponesi. Indirizzo: via Andrea Costa 63/2.
Higashi. Una certezza in centro storico per gli amanti del sushi, sempre con un tocco fusion. Non a caso il nome, tradotto in italiano, significa oriente. Fra gli antipasti, da provare gli shaomai di gamberi (ravioli al vapore su una salsa verde), anche se questo è il luogo ideale per... salire in barca. Tre i formati, a seconda dei commensali e della fame, in cui provare sushi e sashimi. La differenza? Nel secondo caso parliamo di pezzetti di pesce crudo, senza riso di accompagnamento: davvero buono il gambero rosso. Tenete un po' di spazio per i cremosi di sushi, da cercare nella lista dei dolci. Valida la carta dei vini. Indirizzo: via Riva Reno 39/F.
Yoshi. Sedetevi sui tatami, le tradizionali sedute giapponesi, e partite per il Sol Levante. Aperto l'anno scorso, propone un buon sushi e, a pranzo, alcuni menù fissi. Consigliati anche il Dragon Roll- con gambero fritto e avocado- e la tempura (verdure o pesce fritte in una pastella molto leggera fatta con la farina di riso). Per chi proprio non può rinunciare alla pasta, gustosi gli Yaki Soba, gli spaghetti di grano saraceno con gamberi e verdure saltati alla piastra. Indirizzo: via Emilia Levante 164.