Bologna, 2 dicembre 2018 - Seguo con divertimento e preoccupazione le vicende del reddito di cittadinanza. Mi pare che non sia mai stato toccato un aspetto non banale. In questa partita, che ruolo avranno le mafie che sono estremamente attrezzate a frodare lo Stato? Mi immagino un gattone dormiente che si prepara a ghermire il grasso uccellino statale portatore di moneta fresca. Enzo Berzieri, Bologna
Risponde Beppe Boni, condirettore del Carlino
La proposta dei 5Stelle è solo tollerata dalla Lega. E soprattutto presenta diverse controindicazioni. Al Sud dove l’assistenzialismo è una categoria di vita si rischia la truffa diffusa. Innanzitutto col provvedimento non s’interviene sulle cause strutturali della povertà mentre bisogna insistere dato che i dati Istat danno in aumento la disoccupazione. E infatti non si incide sulla soluzione del nodo della mancanza di lavoro, cioè la creazione di nuovi posti. Il meccanismo, poi, implica l’accettazione dei lavori proposti dai centri per l’impiego. Ma se lavori non ce ne sono che cosa si può offrire? E in base a quali criteri un lavoro sarà ritenuto ‘congruo’ per una persona piuttosto che per l’altra? Se oggi percepisco il reddito di cittadinanza e domani inizio a lavorare, perdo il beneficio. E per qualcuno è più comodo avere il beneficio. Troppe incognite e poche certezze. beppe.boni@ilcarlino.net