Bologna, 5 marzo 2019 - «Questo caldo anomalo durerà per tutta la settimana, poi torneremo alla normalità: pioverà e le temperature torneranno a scendere». La previsione è del meteorologo Andrea Selvini, dell’unità operativa di Arpae.
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Selvini, ci eravamo abituati bene. «Ci aspettiamo un po’ di pioggia già tra mercoledì e giovedì, ma le temperature resteranno comunque sopra la media fino a domenica».
A cosa è dovuto questo anticipo d’estate? «Estate è proprio la parola giusta, perché il caldo dei giorni scorsi è stato più estivo che primaverile, come invece si sta verificando in questi giorni. La ragione sta nell’area anticiclonica che perdura da giorni su gran parte dell’Europa meridionale e ha causato queste alte temperature».
Quanto alte? «Circa di 4 gradi in più rispetto alla media di riferimento. Per capirci: la minima media di febbraio è stata di 3,8 gradi contro lo 0,7, quella massima di 12,9 rispetto a 8,1. In totale, il mese scorso è stato più caldo del doppio rispetto al solito: 8,3 gradi invece che 4,4».
C’entra il riscaldamento globale? «È troppo presto per dirlo, perché si tratta solo di un caso. Certamente, però, è un segnale che conferma una tendenza già in atto da diversi anni e che va in questa direzione».
Il caldo a febbraio o marzo non è una novità. «In questo caso l’anomalia sta nella durata: il numero di giorni di fila è ciò che ci stupisce maggiormente e un po’ ci preoccupa».
Per quale ragione? «Le poche precipitazioni. Se la pianura se la può cavare, grazie al Po, al canale emiliano-romagnolo e, se necessario, anche alle falde, la montagna, invece, rischia di soffrire molto di più: e se le aree montane restano senz’acqua, l’unica soluzione è portargliela con delle autobotti. Dunque, speriamo che piova un po’ nei prossimi giorni».
A dire la verità si sta molto bene senza umidità. «È dipeso dalle correnti molto secche e ventilate di queste settimane, tra cui una notevole presenza di fhon: non è una novità per le nostre terre, ma in queste quantità è inusuale».
La prossima settimana tornerà il freddo? «Il nostro modello di previsione dice questo, colpa delle perturbazioni atlantiche che torneranno a fare il loro dovere, nel regolare corso degli eventi. Le temperature potrebbero scendere anche a 2-3 gradi».
Gli agricoltori sono preoccupati: temono che i campi non reggano a eventuali gelate. «Non solo: saranno da monitorare attentamente anche i boschi, che senza pioggia sono molto più secchi del solito. Servirà cautela e se possibile andranno evitati abbruciamenti».