Castel San Pietro (Bologna), 24 luglio 2016 - “Grazie Deborah ed Elena ad aver contribuito a renderci persone migliori. Vi dichiaro civilmente unite“ (VIDEO). Giorno di festa e libertà in un’assolata Castel San Pietro, dove il sindaco Fausto Tinti ha celebrato oggi alle 16.30 la prima unione civile della provincia di Bologna e la prima in assoluto dopo la firma dei decreti attuativi della legge Cirinnà. La terza in Italia contando le esperienze di Lugo e Sorrento. Le nozze tra Deborah Piccinini ed Elena Vanni, 46 e 45 anni, sono state accompagnate da baci, affetto senza sosta e lacrime. “Dal punto di vista dei diritti siamo tutti uguali - hanno detto le due donne in coro – è una grande emozione e speriamo di aver aperto una strada“. “Tanti dicono che il matrimonio è la tomba dell’amore – specifica Elena, la bionda della coppia, in lacrime dopo la proclamazione di Tinti –, ma per noi è solo una prosecuzione di ciò che già siamo“
LA FESTA - Circa un centinaio gli invitati, municipio di piazza XX settembre gremito da amici e parenti. Visibilmente commosse le due mamme, Amedea e Lucia. “Per noi è un giorno di festa – spiega la Vanni, presente assieme alle altre figlie Alida e Costanza –, non cambia assolutamente nulla“. Presente alla cerimonia anche Vincenzo Branà, presidente del Cassero. Profondo il discorso del sindaco, l’introduzione al doppio sì e allo scambio degli anelli. “Oggi non c’è spazio per essere contro – ha sottolineato –. c’è solo lo spazio per essere per qualcosa. Lo dobbiamo alla nostra Costituzione, che ce lo insegna“. A decreti attuativi usciti ieri, l’unione civile non ha problemi burocratici. “Questo è un atto blindato – ha ricordato Tinti –. Arriveranno i decreti attuativi e gli altri copieranno da noi“.
Le spose stasera festeggiano in un agriturismo, solo privati niente stampa. Poi una decina di giorni di mare in Puglia e il viaggio di nozze vero e proprio a Parigi, in settembre.