Bologna, 5 novembre 2024 – Mentre gli Stati Uniti si preparano alla fine della campagna elettorale per le elezioni presidenziali, con l’attenzione del mondo puntata su un evento che determinerà non solo il futuro della nazione, ma avrà anche profonde ripercussioni a livello globale, anche alla Johns Hopkins University di Bologna il dibattito è acceso.
"Credo che le studentesse e gli studenti qui siano troppo pessimisti riguardo la vittoria della candidata Kamala Harris, secondo me con le politiche che sta proponendo in favore dei diritti civili e delle donne un grande numero di votanti sceglierà lei. Trovo però che qui a Bologna e, più in generale, in Europa, non ci sia questa percezione. Qui alla Johns Hopkins la maggioranza degli studenti e delle studentesse americani crede che sarà Trump a vincere" dice Ian Sayiidy, studente alla Johns Hopkins University.
E quindi Kamala Harris o Donald Trump, democratici o repubblicani? La campagna elettorale è stata caratterizzata da eventi anche drammatici, tra cui due tentativi di assassinio di Trump, e da forti tensioni tra i due schieramenti e mentre le fazioni politiche cercano di mobilitare i loro sostenitori e conquistare l’elettorato indeciso, cresce il dibattito sull’integrità e la trasparenza delle elezioni.
In questo contesto, il risultato non sarà solo un riflesso delle preferenze degli elettori americani, ma un segnale per il mondo intero su come il Paese intende affrontare le sfide future, ridefinendo ancora una volta la sua identità e il suo ruolo nella comunità internazionale.
"Da quello che ho saputo, rispetto alle passate elezioni c’è molto meno movimento, gi studenti americani non ne parlano. Mi interesso molto di politica e chiedendo alle compagne e compagni spesso non mi rispondono, a volte non vogliono nemmeno iniziare la conversazione perché, fondamentalmente, sono tutti democratici e, secondo me, convinti che vincerà Trump. Sono sicuri che andrà così e non ne vogliono nemmeno parlare" dice Matteo, studente alla Johns Hopkins University.