Bologna, 3 settembre 2024 – “Tin bota”. L’accoglienza dei militanti alla Festa dell’Unità al Parco Nord per Elly Schlein è il mantra che si ripeteva durante l’alluvione dell’Emilia-Romagna.
E poi abbracci, qualche selfie e un grande applauso in una sala strapiena, mentre parte ad alto volume ‘One’ degli U2. La segretaria del Pd, prima di salire sul palco per il suo one woman show , saluta i volontari, fa il giro delle cucine, si ferma a chiacchierare con i figli dell’assessore alla felicità di San Lazzaro Michele d’Alena che gli chiedono l’autografo, poi tiene il punto sulla data delle Regionali: "Si vota il 17 e il 18 novembre".
A scortare Schlein, che prima era alla festa dell’Unità di Ferrara, tutto lo stato maggiore del Pd, dalla segretaria provinciale dem Federica Mazzoni ai suoi vice Matteo Meogrossi e Alberto Aitini, dall’ex sindaca Isabella Conti al segretario regionale dem Luigi Tosiani.
Manca il sindaco Matteo Lepore che, mentre Elly fa il tour delle cucine, resta al ristorante a cenare. Un gesto che crea un piccolo giallo, poi subito risolto sotto il palco con il saluto tra la dem e il sindaco (poi citato anche nel comizio) che, sorridendo, spiega: "Quello era il momento dei volontari...".
Prima d’iniziare, tante strette di mano e qualcuno che le dice "Elly, mi raccomando", forse riferendosi proprio a Matteo Renzi in rientro nel campo largo. Sul tema, in platea, però qualcuno non approva e mostra un cartello: "Costruiamo l’alternativa, ma con Renzi no…".
Per il resto, la leader Pd mette l’accento sul ‘modello Emilia-Romagna’: "Costruiremo alleanze come in questa regione, dove tutti sosteniamo la candidatura di Michele de Pascale alle prossime Regionali e credo che ci sia un buon affiatamento di questa coalizione attorno a lui". Ed è proprio il candidato del centrosinistra che Schlein cita anche dal palco: "È uno straordinario amministratore ed è uno che racconta sempre la verità alle persone, anche le verità più scomode e difficili. Lo abbiamo visto nell’alluvione, mentre questo governo ha promesso ristori al 100 per cento che gli imprenditori, gli agricoltori e le famiglie stanno ancora aspettando".
La segretaria Pd, poi, attacca Giorgia Meloni, dicendo no allo stop dell’assegno unico, criticando duramente le posizioni sulla famiglia tradizionale ("di famiglie ne esistono di tanti tipi"), l’autonomia differenziata e i tagli sulla sanità (ieri la presidente Priolo e l’assessore regionale Raffaele Donini hanno difeso i Cau, promettendo, però, che "verranno migliorati").
Non manca un capitolo sulla vertenza dell’ex Bredamenarini (oggi Elly sarà davanti ai cancelli) con la dem che guarda l’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla, in prima fila: "Poteva essere un grande candidato. Quando mi ha telefonato, dicendo che appoggiava de Pascale, mi sono commossa. Perché ha dimostrato come si sta in un partito. Il Pd, qui, ha dato una grande prova, evitando spaccature, divisioni e interviste uno contro l’altro". In sala tanti applausi che coprono anche l’unica voce fuori dal coro, una piccola contestazione sul caso Besta: "Basta tagliare gli alberi", mentre spunta un cartello indirizzato a de Pascale ("non abbattete i pini a Savio e Ravenna").
Conclude Schlein, con un auspicio che è un po’ il programma: "Costruiamo l’alternativa", dice. E in sala s’intona l’immancabile ’Bella Ciao’.