Di un assessorato alla Cultura si sentiva la mancanza. Lo ha ammesso anche il nuovo titolare di Palazzo d’Accursio Daniele Del Pozzo, nominato da Lepore nel rimpasto di giunta, prima di aggiungere: «Ora ci attendono sfide importanti». A partire dai musei bolognesi e dalla presentazione del piano strategico per il Settore Musei Civici, che come ricordato dal sindaco stesso avverrà di concerto con il nuovo assessore e la direttrice Eva Degl’Innocenti non più tardi di gennaio. L’obiettivo è valorizzare e tutelare al meglio i musei bolognesi anche dopo lo scioglimento ormai due anni fa dell’Istituzione Bologna Musei, che per 10 anni si era mossa in autonomia.
Sullo sfondo anche il Museo della Storia che, due settimane fa, ha riaperto dopo sette mesi a Palazzo Pepoli. Il museo voluto 10 anni fa da Fabio Roversi-Monaco come parte di Genus Bononiae aveva chiuso i battenti tra marzo e aprile, poi in estate è passato al Comune – che l’ha affidato a Bologna Welcome – in un accordo di comodato d’uso con Fondazione Carisbo. Qui dovrebbe essere trasferito dal MAMbo il futuro Museo Morandi (si parla del 2026).
Poi restano i nodi legati al Teatro Comunale, il cartellone di Bologna Estate che pare sarà rivisto e altri temi caldi. Una cultura viva che, dopo anni, riacquista un assessorato più strutturato.