di Rosalba Carbutti
Politica

Santori porta i consiglieri in visita a una fabbrica di cannabis light

Udienza conoscitiva in trasferta, l’ex Sardina: “In Italia è la prima volta”. Presenti anche Lega e Forza Italia, assente la delegazione di FdI. Il meloniano Cavedagna: “Siamo rimasti a lavorare”

La visita allo stabilimento di cannabis

Bologna, 11 ottobre 2023 - Quasi tutto il consiglio comunale stamattina ha visitato l’azienda Tre Mori in zona Roveri che lavora, produce e commercializza cannabidiolo. Un’udienza conoscitiva in trasferta per conoscere meglio tutto il ciclo di produzione della cannabis light fortemente voluta dall’ex leader delle Sardine, oggi consigliere Pd, Mattia Santori.

“Oggi, per la prima volta, un Consiglio comunale di una città italiana ha fatto visita a uno stabilimento che produce cannabidiolo», festeggia via Facebook il dem. Una visita che aveva destato anche qualche polemica, mentre è recente la decisione del Tar del Lazio che ha sospeso il decreto del governo sul cannabidiolo come stupefacente. Una scelta, quella dell’esecutivo, che Santori aveva molto criticato, accusando di “danneggiare pesantemente il settore della cannabis light”.

La visita

“La visita, comunque, è andata molto bene – racconta l’ex Sardina –. Ringrazio chi ha partecipato, in particolare i rappresentanti di Lega e Forza Italia. Se la politica non si pone dei dubbi rinuncia alla sua principale missione di analisi della società che rappresenta. E con essa rinuncia al coraggio di andare a scovare le ingiustizie dove gli altri vedono solo stravaganze“. Parole riferite anche agli assenti, come i cinque consiglieri di Fratelli d’Italia, i civici di Bologna Ci Piace e Francesca Scarano del Misto.

“In un paese normale non vi sarebbe nulla di anomalo nella visita di 25 consiglieri comunali ad uno stabilimento che produce cannabidiolo. In Italia, invece questa mattina si è compiuto un fatto a suo modo storico. Sembra assurdo, infatti, ma è la prima volta da quando è nato il settore della cosiddetta “cannabis light” che a presentarsi alle porte di un’impresa che produce infiorescenze di Cbd è la politica, nella sua veste più formale“, dice Santori. Che, tra l’altro, ricorda anche la visita di carabinieri, forestali, Asl e Crea nello stabilimento per effettuare controlli “che si sono tradotti nella chiusura “preventiva” dell’azienda per tre mesi, con una perdita di fatturato di decine di migliaia di euro. Da quei controlli non è ovviamente emerso nessun illecito, ma è una storia che qualsiasi imprenditore italiano del Cbd potrà raccontarci perché è successo a tutti“. Oggi, per Santori, è andata diversamente. “Questa volta la politica bussa e chiede di capire, perché a questo servono le udienze conoscitive previste dai regolamenti dei consigli comunali”.

Chi c’era e chi non c’era dell’opposizione

Restano convinti “che la guerra alla droga è una nostra priorità” i leghisti Matteo Di Benedetto e Giulio Venturi, ma hanno partecipato: “Ascoltare è compito di chi rappresenta le istituzioni. Senza contare che se il Pd non venisse alle udienze conoscitive convocate da noi, potrebbe farcele saltare sempre. Pensiamo, quindi, che sia nostro dovere approfondire. E, comunque, a febbraio inviteremo Massimo Gandolfini (ex leader del Family Day, oggi consulente anti-droga del governo) proprio per parlare del tema droga in un’ottica di confronto”.

Presente anche il consigliere Nicola Stanzani, di Forza Italia: “Partecipo costantemente a tutte e nove le commissioni del Consiglio comunale e all’udienze conoscitive che ciascun consigliere propone come da suo diritto e credo che questo sia doveroso per tutti. D'altronde il problema non è partecipare a una commissione o ascoltare esperienze e punti di vista. Il tema vero è non confondere, come dai banchi di maggioranza si sta facendo, la produzione e l'uso di cannabinoidi a scopo terapeutico (che è l'esclusiva attività in cui opera l'azienda che abbiamo visitato, a quanto ci hanno raccontato i titolari), dalla produzione e uso della cannabis a fine di sballo”.

Ha preferito non esserci la delegazione di Fratelli d’Italia. Il capogruppo, Stefano Cavedagna, l’ha evidenziato via Facebook con una foto alla scrivania: “Stamattina il Consiglio comunale era in visita ad una fabbrica di cannabis su proposta della Sardina e del Pd, a spese dei cittadini. Noi di FdI abbiamo rinunciato al gettone di presenza e siamo rimasti a lavorare”.

Assente – tra le fila della maggioranza – anche Filippo Diaco (Anche Tu Conti), ex presidente Acli, ce sull’udienza conoscitiva in trasferta aveva già sollevato perplessità.