FRANCESCO MORONI
Politica

Raccolta firme contro città 30 a Bologna: le mosse del centrodestra per il referendum

In città banchetti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia che continuano a mobilitarsi contro il limite di velocità introdotto dalla giunta del sindaco Matteo Lepore. Bignami sul Passante: “Confidiamo nel cronoprogramma del piano economico finanziario”

Bologna, 11 gennaio 2025 – Un sabato di banchetti per raccogliere firme contro la Città 30. Il centrodestra continua a mobilitarsi per promuovere il referendum consultivo sul progetto (servono 9.000 sottoscrizioni), a partire da Fratelli d’Italia, che in piazza Galvani questa mattina ha organizzato il primo gazebo per chiedere una firma ai bolognesi contro una misura tanto discussa.

Il banchetto di Fratelli d'Italia in Piazza Galvani per la raccolta firme a sostegno del referendum contro i provvedimenti "Bologna Città 30" (FotoSchicchi)
Il banchetto di Fratelli d'Italia in Piazza Galvani per la raccolta firme a sostegno del referendum contro i provvedimenti "Bologna Città 30" (FotoSchicchi)

“A Bologna se c’è stato un calo dell’incidentalità, non è dovuto alla Città 30 che, come si può facilmente notare, non viene rispettata a causa dei mancati controlli. Ci sono i dispositivi velox che servono solo a fare cassa e nient’altro – sferza Francesco Sassone, neo consigliere regionale –. Un eventuale calo semmai è imputabile ai cantieri che di fatto hanno bloccato Bologna. La Città 30 non è più un limite, ma un auspicio, perché molti bolognesi sarebbero felici di andare ai 30 all’ora se non ci fossero i cantieri”.

Francesco Sassone (FdI), Marco Lisei (FdI), Lanfranco Massari (FI)
Francesco Sassone (FdI), Marco Lisei (FdI), Lanfranco Massari (FI)

I meloniani per il momento hanno raccolto circa 3.000 firme e oggi continueranno per tutta la giornata: oltre a piazza Galvani, sono previsti banchetti al Navile (in piazza Testoni), ai Giardini Margherita, in piazzetta Giorgio Guazzaloca, in piazza dei Martiri, al Savena (in via Bellaria) e ai mercatini di Santa Viola e della Cirenaica. Presente alla raccolta firme anche l’eurodeputato Stefano Cavedagna.

Persone che firmano per il referendum promosso da Fratelli d'Italia e dal centrodestra (FotoSchicchi)
Persone che firmano per il referendum promosso da Fratelli d'Italia e dal centrodestra (FotoSchicchi)

“Novemila firme lo reputiamo un limite assurdo, che in rarissime occasioni è stato raggiunto – sottolinea Marco Lisei, senatore di FdI –. Noi stiamo facendo la nostra parte, i bolognesi sono molto sensibili al tema, anche se questa sensibilità è calata perché nel frattempo il Comune ha smesso di fare le sanzioni e far rispettare la misura”.

Presente al banchetto anche Galeazzo Bignami, viceministro ai Trasporti, che interviene sul tema del Passante: “L’Emilia-Romagna è piena di infrastrutture significative che da tempo sono ferme a causa delle difficoltà della Regione nel dare corso ad accordi già stipulati. Sul Passante serve il piano economico finanziario che dovrà essere approvato anche dall’Europa, con chi si assettano diversi interventi, tra cui proprio il Passante per un costo intorno ai due miliardi e mezzo: secondo il cronoprogramma il Piano dovrebbe essere realizzato per febbraio e confidiamo che il Passante possa entrare dentro questa composizione. È un’opera che sicuramente va attuata anche se per Passante noi non intendiamo quello di Mezzo, ma un’infrastruttura che bypassi Bologna e per Fratelli d’Italia rimane prioritario il Passante Sud”.

Il banchetto di Forza Italia in via Santo Stefano (angolo via Dante) (FotoSchicchi)
Il banchetto di Forza Italia in via Santo Stefano (angolo via Dante) (FotoSchicchi)

Banchetti anche da Forza Italia, che questa mattina ha organizzato una raccolta firme all’angolo tra via Santo Stefano e via Dante: “Assieme alle altre forza di centrodestra vogliamo promuovere questo referendum perché la Città 30 è un’operazione ideologica calata dall’alto senza che i cittadini potessero esprimersi”, puntualizza Lanfranco Massari, coordinatore provinciale azzurro.