Bologna, 18 maggio 2021 - Matteo Lepore torna sul Passante e il dossier partecipate, temi diventati caldi di questa campagna elettorale. A mezzogiorno, al Salotto di Patrizia Finucci Gallo nel cortile dell'hotel Il Guercino in Bolognina, l'assessore alla Cultura, candidato Pd alle primarie di centrosinistra, torna a 'picchiare' su Hera. Dopo il botta e risposta di ieri in seguito al caso Casteldebole dove, a causa dell'abbassamento della pressione dell'acqua, alcuni condomini hanno dovuto installare autoclavi, aggiunge: "Bene che Hera ci mostri i suoi risultati e apprezzo la sua risposta. Non voglio sostituirmi al sindaco, ma è giusto che le società partecipate rispettino l'indirizzo politico. E non è possibile che i cittadini restino senz'acqua. Il problema non riguarda solo Casteldebole, ma anche i palazzi più alti alle Due Madonne, a San lazzaro, a Budrio", giusto per fare qualche esempio.
E rilancia, come già fatto, l'idea di un tavolo con Hera, Atersir, Comune e i condomini danneggiati. E aggiunge: "Quello di Hera è un metodo di lavoro, noi siamo azionisti di maggioranza e penso che le azioni pubbliche vadano fatte contare nelle partecipate". Insomma, "serve un Comune da combattimento", è il ragionamento.
Torna poi sul Passante, su cui ribadisce l'importanza di migliorare il progetto che, con l'aumento dell'investimento, "non è stato ancora presentato pubblicamente". Per il resto, "ciò che conta è la salute dei cittadini che viene al primo posto. Tra la Conti che lo vuole bloccare ei l centrodestra contrario, mi pare che sia Lepore il più pragmatico". Da qui, la necessità di una commissione tecnica, d'accordo con Coalizione civica.
Sul piano politico, risponde alle critiche dell'assessore Alberto Aitini che l'ha attaccato sullo spostamento troppo a sinistra dell'alleanza con Coalizione civica "che ha difeso i centri sociali": "Oggi anche il centro democratico appoggia la mia corsa. Direi che dopo i socialisti, tutta la sinistra dopo tanti anni, quindi anche l'area moderata, i Cinque Stelle e i movimenti civici di Ronzano, sono il candidato che più ha unito di più il centrosinistra per il futuro di Bologna".
Fair play con Isabella Conti ("bravissima sindaca"), ma non rinnega l'analogia tra Salvini e Renzi: "Entrambi guardano all'io, la mia squadra al noi". In conclusione, qualche parola in più sull'incontro con Dario Nardella, sindaco di Firenze, a Palazzo Vecchio: "Premetto, non è renziano. Ma un grande primo cittadino. Insieme, penseremo a strategie comuni per Bologna e Firenze".