Bologna 16 maggio 2021 - Tante proposte concrete sulla città. E idee diverse sul futuro delle infrastrutture, dal Passante al tram. Il primo confronto tra Matteo Lepore e Isabella Conti, candidati alle primarie di centrosinistra, si è tenuto a casa dei Verdi, al centro Costa di via Azzo Gardino, sotto il fuoco di fila delle domande della capogruppo in Regione di Europa Verde, Silvia Zamboni.
Stretta di mano con amuchina tra i due contendenti, un certo fair play, ma anche qualche scintilla. Leit motiv del duello - all'americana con 14 domande, tre minuti ciascuno per rispondere - l'ambiente.
Tema caldo, soprattutto il Passante. L'idea di modificare l'opera, abbassando le emissioni è al centro del ticket appena formalizzato tra il dem Lepore e la consigliera di Coalizione civica, Emily Clancy. Base del patto anche con Coraggiosa.
Ma la Conti, sull'allargamento di tangenziale e autostrada, supera a sinistra il rivale: "Si abbia il coraggio di dire che la Conferenza dei servizi venga posticipata dall'estate a ottobre. Così che il prossimo sindaco non si trovi con un progetto già deciso. Sono perfettamente d'accordo con Stefano Bonaccini che ieri ha detto sì a un miglioramento dell'opera, ma senza fermarla".
Lepore, dalla sua, insiste sulle mitigazione ambientale, "serve un progetto che guardi al futuro. Per questo è necessaria una commissione tecnica, come da intesa con Coalizione civica, che valuti migliorie tali da essere coerenti con una città a impatto zero".
L'assessore alla Cultura glissa sulla data della Conferenza dei servizi, ma punge la sindaca di San Lazzaro: "I sindaci della città metropolitana hanno detto no al Passante Nord, per dire sì al Passante di Mezzo. Quando si fa il primo cittadino serve coerenza".
La Conti replica: "La trattativa è su 14 chilometri di tratta, San lazzaro rientra per poche decine di metri...".
Nel dibattito, durato circa un'ora e mezzo, come i tempi di una partita, si è parlato anche di Hera. E da Lepore è arrivato l'affondo più duro: "Serve la leadership del sindaco, per questo se il management non va si può anche cambiare. Una società con un utile di 140 milioni di euro non può non occuparsi della manutenzione dei tubi", incalza il dem.
Resta da capire, alla fine del confronto, chi appoggeranno i Verdi. Giovedì c'è l'assemblea e si vedrà se gli ecologisti sosterranno Isabella o Matteo.
Scintille finali, all'appello al voto. La Conti chiede di votarla per credere in "una Bologna che ha coraggio, che non ha paura di sognare. Per trasformarla da città da 7 più a città da 10 e lode". Lepore, invece, lancia la stoccata: "Votate per chi punta sul noi, in opposizione a chi, spesso, usa l'io. Vorrei una città inclusiva e progressista".
La replica arriva a fine incontro, lontano dai microfoni: "Uno slogan suggerito da qualche comunicatore", taglia corto la Conti. Il duello è finito. La campagna elettorale non si ferma. Alle primarie del 20 giugno manca più di un mese.