CHIARA GABRIELLI
Politica

Premio alle vittime delle stragi, ma il centrodestra non si presenta in aula a Bologna

La cerimonia nella sala del Consiglio comunale. Lepore: “Hanno un rapporto malato con la storia”. Paolo Bolognesi: “La strategia della tensione c’è ancora, ha solo altre modalità e altri obiettivi”

L'aula con i banchi del centrodestra vuoti e, nel riquadro, il premio a Bolognesi, Bonfietti e Zecchi (foto Ansa)

Bologna, 17 dicembre 2024 – Il sindaco di Bologna Matteo Lepore conferisce la Turrita d'argento a Paolo Bolognesi, Daria Bonfietti e Rosanna Rossi Zecchi, storici leader delle associazioni dei familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna, della strage di Ustica e delle stragi della Uno Bianca. Subito salta all'occhio un'assenza pesante: quella degli esponenti di centrodestra sui banchi del Consiglio. E scoppia la polemica: "Hanno un rapporto malato con la storia – commenta a caldo il sindaco Matteo Lepore –, invece di criticare la fenice (il Vecchione trans, disegnato quest'anno per l'occasione da Fumettibrutti) potevano venire qui oggi". 

Il commento di Daria Bonfietti (Ustica)

L'assenza dei consiglieri del centrodestra “è un problema loro. Su quell'aereo c'erano 81 cittadini italiani, questo è il problema. Io ho sempre cercato verità e giustizia per i familiari di questi 81 cittadini italiani, di tutta Italia e di tutti i partiti e di tutte le opinioni politiche. Non c'è mai stata la possibilità di pensare in altro modo, se non che l'obiettivo fosse raggiungere la verità e la giustizia per tutti”, dichiara Daria Bonfietti (Ustica). 

La risposta di Paolo Bolognesi (2 agosto)

“La strategia della tensione non è mai finita, è continuata con un obiettivo diverso – sono le dure parole pronunciate da Bolognesi –. Mentre prima c'era il colpo di Stato militare, dopo si è fatto un discorso della P2 che doveva svuotare dall'interno i contenuti reali della nostra Costituzione. È quella che sta continuando metodicamente e noi in questo momento siamo sotto strategia della tensione, con altre modalità e altri obiettivi”.

Lepore: “Hanno un rapporto malato con la storia”

Nei giorni scorsi il sindaco del capoluogo emiliano Matteo Lepore, commentando le immagini della marcia neofascista a Brescia che ha fatto seguito a un'iniziativa analoga a Bologna, aveva parlato di un ritorno della strategia della tensione.  "Pare che la destra preferisca fare altro invece che venire qui a ricordare quanto successo nel nostro Paese – aggiunge Lepore –  Evidentemente hanno un rapporto malato con la storia e penso che dovranno ovviamente affrontarlo. Farebbe bene alla democrazia se anche la destra italiana riconoscesse quello che è stato. Bologna ha molte ferite, ha tanti morti, lo stesso Brescia, lo stesso Milano e tante altre città italiane”.