Larghetti, si profila un posto in giunta per lei?
"Non me lo aspetto e non è mai stato un obiettivo, anche se Avs dovrà essere presente. Io ho già impegni in consiglio comunale e Città metropolitana: valuteremo con la nostra comunità politica come andare avanti". Simona Larghetti è stata la più votata di Alleanza Verdi Sinistra, eletta con 2.972 preferenze.
C’è soddisfazione?
"Sì, perché conosco tantissime persone che mi hanno votata. Resto sorpresa quando dicono ‘è la prima volta che conosco qualcuno che viene eletto’...".
Sono elettori che non si sono mai sentiti rappresentati?
"Noi rappresentiamo chi non è stato corteggiato da altre personalità e sì, non si sente rappresentato. Stiamo costruendo un progetto in maniera irrituale, mettendo insieme partiti storici, come i Verdi, e partiti più giovani, che però si rifanno a una lunga esperienza, come Sinistra Italiana. Seguiamo logiche diverse da quelle che impone il mercato elettorale, insomma".
Combatte così l’astensione?
"Questa può essere una risposta all’astensionismo, ma io ho un pensiero molto diverso...".
Quale?
"Mi chiedo: negli anni 80 la politica parlava una lingua più vicina alle persone? Non credo. Ma credo che le istituzioni e i partiti avessero un ruolo più forte. Oggi è lo strapotere della ‘giga-economy’ a determinare i processi, mentre la politica non riesce a stare dietro alla società".
Porterà la sua "rete ecosocialista" in viale Aldo Moro?
"Sarà un lavoro lungo. Abbiamo consolidato i percorsi del comitatismo civico e del movimentismo: ora dobbiamo dialogare con le nuove generazioni. Il progetto non può prescindere dai giovani, tenendo insieme giustizia ambientale e sociale".
fra. mor.