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Una piazza per l’Europa con i sindaci Lepore e Funaro. Prodi: “Il mondo sta cambiando, dobbiamo correre”

Folla nel cuore di Bologna, sventolano le bandiere Ue e della pace. Lepore: “La cosa che conta è che la società civile sia qui e condivida con noi principi e valori”. E poi: “Critiche dal centrodestra? Si abitui alle manifestazioni”

Una piazza per l’Europa con i sindaci Lepore e Funaro. Prodi: “Il mondo sta cambiando, dobbiamo correre”

Bologna, 6 aprile 2025 – Dopo il debutto a Roma lo scorso 15 marzo, l'iniziativa 'Una piazza per l'Europa' arriva a Bologna in un'affollata piazza Maggiore, in cui si sono riunione migliaia di persone.

L'evento è promosso dai sindaci Matteo Lepore (Bologna) e Sara Funaro (Firenze), che a causa del maltempo non avevano potuto partecipare in piazza del Popolo, a Roma, alla manifestazione del 15 marzo scorso. 

In piazza per l'Europa, il sindaco di Bologna Matteo Lepore e la sindaca di Firenze Sara Funaro (FotoSchicchi)
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“L'unico soggetto che fino adesso non ha alzato la voce sono i cittadini e le cittadine europee. Noi vogliamo, come sindaci, portare in piazza le persone che vogliono unire l'Europa – afferma Lepore –. Oggi la cosa che conta è che la società civile sia in piazza e condivida con noi alcuni principi e alcuni valori come la nostra Costituzione”.

Sul palco, oltre 30 persone della società civile, dal mondo accademico al mondo culturale, del lavoro, delle imprese e un centinaio di sindaci che vengono dall'Emilia-Romagna e dalla Toscana, “persone che in questo dibattito europeo non hanno avuto voce, che con questa piazza, alla quale spero ne seguiranno tante, finalmente cominceranno ad avere voce per chiedere un'Europa più unita, più forte e anche più giusta”, prosegue il primo cittadino.

In piazza del Nettuno, davanti al sacrario dei partigiani, sventolano molte bandiere dell'Unione Europea, ma anche molte con l'arcobaleno della pace. Presenti anche bandiere dell'Ucraina e del movimento federalista europeo.

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La piazza per l’Europa, voluta da Matteo Lepore (sindaco di Bologna) e Sara Funaro (sindaca di Firenze) con migliaia di persone in piazza Maggiore (Foto Ansa/Lapini)
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Prodi: “Abbiamo bisogno dell’Europa” 

La manifestazione si è aperta con l’Inno alla Gioia, a seguire l'intervento di Romano Prodi. "Abbiamo bisogno dell'Europa, per questo sono con voi. Il mondo sta cambiando e anche quella che veniva definita la più grande democrazia del pianeta, non è più democrazia. Solo noi europei abbiamo il senso, difficile ma forte, della democrazia. Adesso però dobbiamo aver fretta perché il mondo cambia così velocemente e noi andiamo adagio. Noi abbiamo quasi il senso della stanchezza", dice in un video collegamento l'ex presidente del Consiglio e della Commissione europea. "Lo spirito di Ventotene – aggiunge Prodi – non è quello della stanchezza, ma quello di capire il futuro, andare avanti anche nei momenti difficilissimi. Pensate nel '41 cos'era l'Italia e quali novità c'erano nella testa di chi ha scritto il manifesto. Ecco, oggi cerchiamo anche noi di capire il futuro e correre verso il futuro, perché c'è fretta e non c'è più tempo".

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L’invito e la polemica con il centrodestra

"Con la sindaca di Firenze Sara Funaro abbiamo organizzato una manifestazione aperta, quindi abbiamo invitato anche il centrodestra e i cittadini che non necessariamente hanno votato per il centrosinistra”, aggiunge Lepore.

"È arrivato il momento che il centrodestra si abitui alle manifestazioni di piazza perché sento troppo nervosismo, bisognerebbe essere molto più contenti che i sindaci, le sindache, i cittadini in modo libero vadano in piazza ad esprimere il loro parere. Vedo invece troppi esposti, troppe denunce. Questo un po’ mi preoccupa perché una sana democrazia liberale ascolta quello che viene dalle piazze”.

Il riferimento è alle critiche arrivate da Fratelli d'Italia alla manifestazione per l'Europa organizzata dai Comuni di Bologna e Firenze. Fratelli d'Italia ha rifiutato l'invito a unirsi alla manifestazione e ha criticato i costi dell'evento, annunciando un esposto alla Corte dei Conti. Il Comune ha chiarito che le spese vive, circa 20mila euro, sono coperte da sponsor, ma il partito di maggioranza ha accusato l'amministrazione di impiegare risorse pubbliche per un evento 'di parte'.

Il nodo del riarmo 

"Noi siamo per la difesa comune, siamo contrari al riarmo degli stati europei, ma questo non significa che non si debba lavorare politicamente per unire l'Europa, – dice Lepore – perché comunque chi in questi anni è avanzato, addirittura con un'invasione militare dell'Ucraina, chi ha occupato anche i mezzi di comunicazione anche attraverso la propaganda nazionalista ed estremista, lo ha fatto proprio perché l'Europa era divisa”.