Bologna, 30 settembre 2022 - Le acque già increspate di casa Pd ora diventano ancora più torbide. L'intervista del nostro giornale al consigliere ed ex sardina Mattia Santori, in cui il partito viene definito "malato" getta scompiglio tra le file dem. A uscire allo scoperto è il vicesegretario della Federazione, Matteo Meogrossi, raccogliendo diversi consensi su Facebook con un duro commento alle dichiarazioni del delegato del sindaco Lepore.
Per Meogrossi la misura è colma. "Un giorno tossici. Oggi malati. Un partito dal quale secondo Santori devono uscire alcune persone altrimenti lui non si iscrive e un'altra serie di teorie interessanti. Ma dire basta a chi eletto con il Pd passa il suo tempo a sputare addosso al Pd no?", scrive il vice della segretaria Federica Mazzoni, stretto collaboratore di Andrea De Maria nella campagna elettorale che lo ha confermato parlamentare.
"Più che altro- aggiunge Meogrossi- lo dobbiamo a quelle migliaia di militanti, volontari e volontarie che si fanno in quattro per questo Partito da sempre, senza chiedere nulla".
Commenti a cascata sulla pagina web
E i like allo sfogo di Meogrossi si sprecano: ci sono iversi dirigenti e amministratori del Pd bolognese come Matteo Ruggeri e Valerio Gualandi (anche loro componenti della segreteria), i consiglieri comunali Franco Cima e Loretta Bittini (che commenta: "Non ho voglia di essere insultata"), Adriana Lo Cascio (presidente del quartiere San Donato-San Vitale), Paolo Cavalieri (consigliere di quartiere al Santo Stefano: "Uno che è stato eletto avendo la possibilità di utilizzare il simbolo del nostro partito quanto meno dovrebbe averne più rispetto") e Anna Chiara Strapazzon (segretaria dell'Unione Pd Santo Stefano, che interviene anche sul proprio profilo: "Ringraziamo tutti coloro che dalle pagine dei giornali e sui social si affannano a consigliarci di di sparire di fatto, azzerare la classe dirigente, cambiare il nome, ribaltare tutto, cancellare programmi passati presenti e futuri. Soprattutto se costoro non sono iscritti al Pd e magari non lo hanno neppure votato e hanno continuato a sparare sul Pd per mesi e anni. Grazie dei preziosi consigli, ma cosa fare lo decideremo insieme agli iscritti").
Il sindaco di Molinella: "Per non avere questa roba qui in consiglio bastava non candidarla"
Così Dario Mantovani, che rappresenta la minoranza del partito bolognese avendo corso per la segreteria contro Mazzoni: "Ben svegliati. Per non mandare in Consiglio comunale questa roba qui, bastava non candidarla però". Si fanno sentire anche i sostenitori di Mantovani al congresso, come gli ex consiglieri comunali Raffaella Santi Casali ("Quel che uno vuole non è mai troppo. Godetevelo") e Piergiorgio Licciardello ("Comunque vada sarà uno sballo...").