REDAZIONE BOLOGNA

Il Pd attacca ancora Roma: “Diano più agenti e più risorse”. E parte una raccolta firme

Bologna, la Federazione sempre a testa bassa contro l’esecutivo: “No alla strumentalizzazione della paura”. La segretaria Federica Mazzoni: “Solo con un approccio collettivo e integrato costruiamo città sicure”

Lepore ‘affrontato’ dai cittadini che chiedono più sicurezza in piazza XX settembre

Lepore ‘affrontato’ dai cittadini che chiedono più sicurezza in piazza XX settembre

Bologna, 27 settembre 2024 – “Potenziare le risorse, gli uomini e i mezzi per le forze dell’ordine nella Città metropolitana di Bologna”, poi “incrementare i fondi per progetti di prevenzione, presidio sociale e per il potenziamento degli organici della Polizia Locale” e, infine “garantire risorse adeguate per affrontare la dimensione internazionale di Bologna, città universitaria e turistica con forte capacità attrattiva, e rafforzare le risorse per arginare infiltrazioni mafiose, riciclaggio, traffico e spaccio di stupefacenti e sfruttamento di persone e lavorativo”. Queste le richieste in materia di sicurezza che il Pd di Bologna ha fatto il governo ieri, lanciando constestualmente una raccolta firme a sorpresa.

Le amministrazioni comunali di Bologna e dei Comuni della Città metropolitana, hanno spiegato ieri in una nota i dem bolognesi, “hanno sempre considerato la prevenzione dei reati e la promozione di una cultura della sicurezza integrata come una priorità”, e il Partito democratico di Bologna “sostiene convintamente una visione di ‘sicurezza integrata’, per la creazione di comunità coese ed accoglienti”.

Tuttavia “l’ordine pubblico è una competenza dello Stato, ed è fondamentale che il Governo non lasci soli gli Enti locali e i cittadini”, ricordano dal Pd bolognese, la cui segretaria Federica Mazzoni sottolinea che “la sicurezza è un diritto di tutti e tutte, non un pretesto per diffondere paure o creare conflitti sociali”. Per questo, aggiunge, “come Partito democratico di Bologna respingiamo la strumentalizzazione politica della paura, perché siamo convinti che solo attraverso un approccio collettivo e integrato tra istituzioni e società civile possiamo costruire città libere e sicure. Le nostre amministrazioni e le comunità hanno sempre fatto la loro parte, adesso tocca al governo”.

Ieri il sindaco Matteo Lepore, invece, ha commentato così l’assenza della destra fatta notare da qualcuno al presidio di piazza XX Settembre, convocato dopo l’omicidio avvenuto la notte precedente. “Io mi aspetto che ci sia la massima unità tra le istituzioni. Sono soddisfatto per ora del fatto che il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, venga lunedì – ha detto a margine di un’iniziativa –. Credo che la nostra collaborazione sia molto importante perché dobbiamo dare una risposta uniti ai cittadini e alle cittadine, dobbiamo risolvere il problema di piazza XX Settembre e lo dobbiamo affrontare insieme. Vedo che il centrodestra fa la sua campagna e dice le sue cose, sta ai cittadini giudicarlo, non a me”.

red. cro.