Bologna, 12 gennaio 2025 – “La dichiarazione del capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, sulle infrastrutture del territorio impone un chiarimento politico e istituzionale tra il governo e gli enti locali”. Inizia così la risposta all’ex viceministro ai Trasporti di Michele Campaniello, assessore alla Nuova mobilità e infrastrutture.
La reazione arriva dopo che Bignami aveva parlato con franchezza della “necessità” di un’opera che fosse in grado di “bypassare la città” per superare il nodo di un traffico su cui, da decenni, si cercano soluzioni. Individuando quest’opera nel Passante Sud, sul quale restano in piedi due ipotesi: entrambe partono dall’idea di collegare l’A14, da San Lazzaro di Savena, con l’A1, all’altezza di Pontecchio Marconi o più a nord, passando attraverso un sistema di gallerie sotto i colli bolognesi.
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Nel caso del passante, aveva detto Bignami, i ritardi sono "responsabilità" degli enti territoriali, semmai "più a livello nazionale, ma non da parte del governo". Ricordando che "è necessario approvare un piano economico e finanziario, che deve essere approvato anche dall'Europa, con cui si varano una serie di interventi tra cui il Passante, che costa attorno ai 2,5 miliardi".
Per Campaniello “per quanto riguarda Bologna non si capisce se il governo sia in grado di finanziare l’opera a questo punto. Bignami conferma quanto il sindaco Lepore aveva detto anche solo poche settimane fa, ecco perché c’è bisogno di un chiarimento definitivo e questo non può che essere dato dal governo, dal ministro Salvini e dalla presidente Meloni. Intendono portare avanti il Passante sì o no? Mi auguro sia solo una domanda retorica, poiché il famoso e tanto sbandierato cantiere zero è già partito. Lungo la tangenziale di Bologna sono stati liberati e recintanti ettari di terreno. Ogni giorno gli automobilisti vedono camion che sbancano e operai che ergono palizzate. Sarebbe davvero paradossale che il governo dicesse ora che il cantiere zero aveva un altro significato: Zero Passante. Se andasse così non potremmo che chiedere danni milionari a chi non sta rispettando accordi ufficiali sottoscritti facendo perdere 3 miliardi di euro al territorio. Senza contare le opere comprese nel progetto. Opere urgenti e necessarie per la messa in sicurezza dell’Autostrada esistente. Insomma un vero e proprio pasticcio a danni dei bolognesi e non solo, perché parliamo di milioni di passeggeri l’anno lungo il nostro tratto. La presidente Meloni e Salvini dunque convochino Regione e Città di Bologna per chiarire dove e come proseguire. Noi il nostro dovere lo stiamo facendo”.