Bologna, 15 dicembre 2021 - Il Passante mette in crisi la maggioranza. Che, al primo giro di curva, a differenza da quanto auspicato da Matteo Lepore, già inizia a sbandare. Lo scontro è tutto a sinistra con i Verdi da una parte che ufficializzano lo strappo annunciando di scendere in piazza sabato, e Coalizione civica che, invece, va all’attacco accusandoli di "opportunismo", pur non rinnegando le manifestazioni del passato contro l’allargamento di tangenziale e autostrada.
A dare manforte a Coalizione anche il M5s, da sempre oppositore del Passante: "Dispiace che i Verdi che hanno aderito a questa coalizione, e, solo grazie al premio di maggioranza, sono riusciti a eleggere un consigliere, oggi si sfilino da un impegno importante che hanno sottoscritto".
A finire nel mirino la nota firmata dai nuovi co-portavoce provinciali di Europa Verde, Valentina Marassi e Danny Labriola: "La nostra posizione sul Passante non è una novità, l’abbiamo sottolineata in campagna elettorale. Siamo in maggioranza e continuerà il nostro impegno per realizzare i punti concordati con il sindaco, ma non possiamo sostenere un’infrastruttura che aumenta traffico e inquinamento". Da qui, è quasi scontato che anche in consiglio comunale (probabilmente lunedì 20) voteranno no alla delibera di collocazione urbanistica dell’opera. Il consigliere delegato Davide Celli (che comunque non scenderà in piazza) è in contatto coi vertici del suo partito e non è escluso che ci saranno interlocuzioni anche con il sindaco di cui è stato apprezzato il pressing per completare il Servizio ferroviario metropolitano.
Parole, quelle dei Verdi, che non piacciono per nulla a Coalizione civica. La gamba sinistra della maggioranza rivendica le migliorie green del nuovo Passante "il massimo che potevamo ottenere", e con una nota a firma dei due consiglieri Detjon Begaj e Simona Larghetti, spiegano le proteste pregresse, respingendo "lezioni di ambientalismo": "Noi abbiamo contestato il progetto del Passante fuori e dentro i palazzi istituzionali". Tutto questo, continuano Begaj e Larghetti, "senza portare bandiere di partito nelle piazze dei movimenti sociali, che hanno una missione diversa dalla nostra che oggi sediamo tra i banchi del Consiglio. E la nostra missione era evitare che il Passante venisse votato senza alcuna mitigazione" ecologica.
Una risposta a chi sottolineava la vicinanza dei due consiglieri ad alcune delle sigle (Labàs e Salvaiciclisti) che sabato protesteranno a San Donnino. Da qui, l’affondo: "Chi chi sta agendo in modo opportunistico non ha spostato una virgola sul Passante e, lo stesso vale per l’Sfm".
"Un attacco scomposto e incomprensibile, noi non aggrediamo i partiti della nostra coalizione", le parole del verde Labriola. Ma il M5s punta il dito: "La battaglia politica ‘Passante Sì - Passante No’ è stata giocata e purtroppo persa. Ora siamo in una fase diversa: quello che tutta la città deve unirsi per pretendere, sono ingenti mitigazioni".