Nervo gioca per Ugolini. Bonaccini attacca: "Non sa di cosa parla". FdI e Lega lo difendono

La meloniana Evangelisti: "Molti finanziamenti sportivi vengono dalla Ue". Di Benedetto (Carroccio): "Non si preoccupi dell’ex bandiera rossoblù. Ma della candidatura dell’assessore alla Sanità, Donini".

Nervo gioca per Ugolini. Bonaccini attacca:: "Non sa di cosa parla". FdI e Lega lo difendono

L’ex calciatore rossoblù. Carlo Nervo è stato sindaco di Solagna, in Veneto

Bologna, 20 agosto 2024 – La discesa in campo dell’ex rossoblù Carlo Nervo per Elena Ugolini, candidata civica alle Regionali appoggiata dal centrodestra, fa discutere.

Il primo a pungere è l’ex governatore oggi eurodeputato Pd Stefano Bonaccini che, sullo sport, ha puntato parecchio portando in Emilia-Romagna grandi eventi come la coppa Davis e il Tour de France. Ugolini, ha scritto il presidente Pd sui social, "presenta come bandiera civica il sostegno di Nervo, eccellente ala destra del Bologna di fine e inizio millennio. Peccato che Nervo sia già stato sindaco anni fa nel piccolo comune di Solagna, in Veneto, sostenuto dalla Lega e dal Popolo delle Libertà, a proposito di civismo. E che mi pare non conosca per nulla la Regione Emilia-Romagna, visto che ha proposto di aprirvi uffici ad hoc dedicati ai fondi europei (!?!?), in particolare per quanto riguarda lo sport". "Capisco – aggiunge poi Bonaccini – che Ugolini non abbia alcuna esperienza amministrativa in enti locali (a differenza del candidato del centrosinistra Michele de Pascale), ma almeno scelga sostenitori che sanno di cosa parlano quando avanzano proposte per la Regione".

Replica a muso duro Fratelli d’Italia. "Se Nervo, con Ugolini, volessero diventare la bandiera non solo di Bologna, ma di tutta l’Emilia Romagna, noi ne saremmo onorati", fa sapere la capogruppo in Regione Marta Evangelisti (capolista alle prossime Regionali per i meloniani, ndr), prendendosela con l’"indomita mania di protagonismo" dell’ex presidente regionale Pd.

Bonaccini, continua Evangelisti, "dovrebbe invece spiegare non a Nervo, bandiera del grande Bologna che non si tocca, ma alle imprese emiliano-romagnole perché non abbia mai posto rimedio alla complessità burocratica di accesso ai bandi, più volte rappresentata proprio da quelle medie e piccole imprese che così desistono e che sì, avrebbero bisogno di schede semplici, di procedure snelle e di qualcuno che possa rispondere ed aiutare nel merito". O, ancora, "dovrebbe evitare equivoci spiegando bene che molti finanziamenti, come quelli per gli impianti sportivi, arrivano dall’Europa e non certo dalle casse regionali".

Per la meloniana, poi, l’ex presidente "potrebbe dare conto dei rilievi ricevuti in luglio dalla Corte dei Conti, rispetto ad alcune norme regionali e ne citiamo uno per tutti", ovvero la legge sull’attrazione dei talenti.

Punge anche la Lega con il capogruppo in Comune e vicesegretario provinciale Matteo Di Benedetto (pronto a correre alle Regionali, ndr): "Non comprendo per quale ragione Bonaccini si preoccupi così tanto della lista della candidata presidente Ugolini e di Nervo. È preoccupato che possa drenare consenso al centrosinistra? Probabilmente sì. Per noi è una buona notizia, ma gli consiglio di renderlo meno evidente. Piuttosto, gli consiglio di preoccuparsi della candidatura dell’assessore uscente alla Sanità, Raffaele Donini. Con de Pascale che dice di voler cambiare la sanità e ammette l’errore dei Cau, la candidatura di Donini è un’incoerenza targata Pd su cui invito i cittadini emiliano-romagnoli a riflettere".