Bologna, 6 ottobre 2021 - "E’ stata una liberazione. E un po’ una ricompensa per due anni di servizio in cui non ho mai chiesto niente in cambio. E in cui spesso non ci è stato mai riconosciuto niente. Per cui è bello misurarsi con un abbraccio collettivo fatto da 2.500 persone". E’ uno della lista del Pd che non ha la tessera del Pd a essere stato il più votato...tra i dem, in Consiglio comunale a Bologna. Ed è Mattia Santori, leader di quel movimento chiamato ‘Sardine’ che dal 14 novembre 2019, quando ‘occupò’ Piazza Maggiore a Bologna in risposta alla discesa di Matteo Salvini in città, ha cambiato un po’ i connotati della politica. E ora quei connotati cambiano anche per il Palazzo di Città a Bologna, con la sardina che non solo entra in aula, ma lo fa pure con una wild card per la giunta.
Quali? "Che sarebbe entrato il civismo in Consiglio. Fatto. Che la sua coalizione avrebbe guardato a sinistra. Fatto. Adesso è il momento di portare il civismo in giunta. Ora deciderà lui". Lei spera di entrare in giunta? "Chiunque ci spera, credo sia fisiologico. Ho 34 anni, negli ultimi 10 ho lavorato sul territorio, ho riqualificato cinque campi da basket, ho organizzato mobilitazioni da 100mila persone, concerti da 40mila. Non sono così pivello come dicono, ed è anche giusto riconoscere un ruolo all’interno della squadra". Il totogiunta la dà già in pole. "Lepore non mi ha promesso nulla, mi ha solo detto che bisognava misurarsi con le elezioni e poi tirare le somme". Da Bologna un segnale al Pd nazionale? "La vittoria, per come è stata raggiunta, farà molto bene al Pd bolognese e nazionale. Dà forza a Letta per continuare nell’apertura, e legittima il percorso vincente del Pd di Bologna".