Bologna, 22 novembre 2022 - "Bisogna imparare ad amarsi". "Il mio profilo è aperto a tutti, anche alle ragazze che non portano il velo. E dico a loro che se non lo fanno, non stanno sbagliando". Accorati messaggi di uguaglianza (guarda il video) e di sguardi oltre qualsiasi tipo di confine, non ci sono frontiere al Teatro delle Celebrazioni nella mattinata dello Ius Soli alla bolognese, evento del quale il Resto del Carlino è media partner.
Ius soli Bologna, ovazioni per gli influencer. Aida: "Il velo significa libertà"
Il video La testimonianza di artisti e influencer
Dall'artista cinese Shi Yang Shi alla influencer con il velo Aida Diouf Mbengue (ovazione dalla sala per lei), fino al noto Luis Sal, influencer pure lui, in tanti dal palco hanno parlato a una platea di ragazzi dalla prima alla terza media, 15 istituti pieni di voglia di diventare italiani. Tantissimi i ragazzini stranieri, che hanno visto i loro professori ricevere una pergamena dal sindaco Matteo Lepore, un documento che verrà appeso nelle scuole per raccontare la modifica dello statuto di Palazzo d'Accursio che intende assegnare la cittadinanza onoraria ai bimbi stranieri nati a Bologna.
In Italia manca una legge nazionale che sostenga questo processo, i ragazzi nati da genitori stranieri ancora oggi diventano italiani al compimento dei 18 anni di età. "Se non salite sulla cassetta della frutta, non prendete responsabilità, non vi impegnate e non partecipate alla vita pubblica qualcuno lo farà al posto vostro, fatevi sentire", ha detto Lepore riferendosi anche all'unico bimbo in platea che ha alzato la mano rispondendo alla domanda 'Chi vuole fare il sindaco?'. Diversi gli interventi con al centro il tema della multiculturalita', con accenni anche agli incredibili scogli burocratici ancora presenti nelle nostre questure per ottenere il permesso di soggiorno. Lepore ha mandato anche un messaggio al governo nazionale.
"Bisogna regolare i flussi migratori, non stopparli, bisogna accompagnare e promuovere l'integrazione, nessuno fermi questi processi fondamentali per il nostro Paese. Un ragazzo nato in Calabria non può avere un'aspettativa di vita immensamente minore rispetto a uno nato in Trentino"