ROSALBA CARBUTTI
Politica

Ettore Rosato a Isabella Conti: "Italia Viva non è una corrente del Pd"

Isabella lascia Italia Viva, il presidente nazionale: "Nessun astio, ma siamo un partito. E presto inauguriamo una sede in città con Renzi"

Matteo Renzi e Isabella Conti a un evento del luglio scorso

Matteo Renzi e Isabella Conti a un evento del luglio scorso

Bologna, 22 aprile 2022 - Isabella Conti non ha rinnovato la tessera di Italia Viva. In questi giorni si rincorrono voci, rumors, indiscrezioni. C’è chi dice che la causa scatenante sia stato il no di Matteo Renzi alla richiesta della sindaca di San Lazzaro di prendere il posto dell’assessore alla Cultura Mauro Felicori, altri sottolineano che il ’ciao ciao’ di Conti fosse previsto, mentre i renziani bolognesi pare non sapessero nulla. Di certo c’è che, dagli affondi di Felicori al Pd, la risposta piccata del segretario regionale dem Luigi Tosiani, l’irritazione del governatore Bonaccini, il rapporto tra Iv e il Pd è in una fase complicata. Ettore Rosato, presidente nazionale di Italia Viva, fa una sintesi: "Qualcuno pensava che Iv fosse una corrente organizzata del Pd, fuori dal Pd. Ma noi siamo un partito, facciamo le nostre scelte e portiamo le nostre posizioni. Tra qualche settimana apriremo anche una sede di Iv a Bologna e verrà Matteo Renzi a inaugurarla".

Ettore Rosato, presidente Italia Viva
Ettore Rosato, presidente Italia Viva

Le scelte di Iv, però, Isabella Conti non le condivide più. Se l’aspettava?

"Non sono sorpreso di questa scelta, legittima. Spiace, però, per le motivazioni che adduce. Parlare di valori del partito in cui riconoscersi facendo riferimento alla nostra scelta alle amministrative di Genova mi sembra una grande forzatura, usata per giustificare una scelta che aveva assunto per altri motivi".

Quali? Il rientro nel Pd?

"Onestamento non è un mio problema. Ma la questione di Genova mi pare un pretesto. La scelta di Iv di appoggiare il bis del sindaco uscente Marco Bucci attiene a Genova. Bucci è un amministratore che si è caratterizzato per il suo profilo civico, tant’è che era con Isabella sullo stesso palco alla Leopolda".

L’accusa di Isabella è che Iv non sa dove andare...

"In realtà credo che lei se ne vada perché sa dove andiamo... non siamo una corrente del Pd come qualcuno sperava. Noi stiamo volentieri accanto ai dem nelle battaglie riformiste. Così come abbiamo fatto alle Regionali e alle amministrative. Ma non possiamo seguire le sirene di una sinistra massimalista condizionata dai 5 Stelle".

Insomma, ha ragione Felicori che ha accusato il Pd di essere «una tecnostruttura amminisitrativa al servizio di una governabilità purchessia»?

"Non vedo nulla di offensivo nelle cose dette da Felicori che ha aperto un dibattito su cui forse è più utile riflettere, che sentirsi offesi...".

Alle Comunali lanciò Isabella alle primarie...deluso?

"Isabella è una brava amministratrice, anche se non è in Iv. L’abbiamo sostenuta lealmente alle primarie del centrosinistra, avallando tutte le sue scelte anche per le altre amministrative. Ad esempio a Imola i distinguo col Pd li voleva più lei che noi... Per il resto, so che avrà una strada politica importante davanti, non sarà mai un’avversaria".

Ma è vero che Conti aveva chiesto il posto di Felicori e Renzi ha detto no?

"Felicori sta facendo bene come assessore. Punto".

Il sindaco Lepore ha difeso la scelta di Conti: «Coerente coi suoi valori».

"Non mi stupisce. Ma ripeto: non c’è astio, sebbene l’alleanza che ha costruito Lepore a Palazzo d’Accursio non ci piaccia. Senza contare che in giunta ha premiato i 5 Stelle piuttosto che la lista Conti che aveva preso più voti".

Rottura col Pd in vista?

"Non vedo nessuna cosa su cui rompere. Percorriamo strade diverse, il Pd scelga tra un asse con le forze riformiste o se preferisce inseguire Conte che non sa scegliere tra Le Pen e Macron".

Iv vorrebbe una svolta macroniana?

"Noi non chiediamo nulla. E nemmeno Felicori. Vediamo tutti che Bonaccini è un buon presidente di Regione. Ma vediamo anche la deriva del Pd...".

Anche sull’Anpi avete fatto distinguo.

"Diciamo che mi rassicura che la politica estera non la faccia il presidente dell’Anpi".