Bologna, 13 giugno 2023 – Non era raro, camminando tra Strada Maggiore e le altre vie che costeggiano e poi si inoltrano nella zona universitaria, incontrare a passeggio Flavia Franzoni, mentre faceva ritorno a casa dopo una lezione o un seminario, oppure si spostava da una sede all’altra dell’Università.
Perché proprio l’insegnamento universitario e la ricerca accademica sono stati sempre al centro della vita della moglie dell’ex premier Romano Prodi, morta oggi all’età di 76 anni, tanto che la stessa storia d'amore tra i due – che si erano sposati il 31 maggio del 1969 - era nata tra i banchi accademici.
Venerdì i funerali a Bologna di Flavia Franzoni Prodi
Franzoni aveva insegnato fino a pochi anni fa Metodi e tecniche del servizio sociale alla facoltà di Scienze Politiche e per venti anni ha lavorato (fino al 1995) all’Istituto regionale per i servizi sociali, di cui è stata anche direttrice.
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Il welfare, non a caso, era stato l'ambito di studio e approfondimento a cui aveva dedicato la sua intera vita accademica, iniziata nel corso degli anni '60 sotto la guida di uno dei padri della sociologia moderna, ovvero quell'Achille Ardigò che, insieme con Beniamino Andreatta, Giuseppe Alberigo, Nicola Matteucci e Giorgio Freddi, aveva fondato la Facoltà di Scienze Politiche dell'Alma Mater.
Nel 1996 aveva partecipato alla campagna elettorale per le elezioni politiche di quell’anno, vinte poi dall’Ulivo.
Nel 2005 aveva scritto con il marito il libro ‘Insieme’, che si era aggiudicato il premio speciale alla Capri-San Michele (una delle più importanti rassegne in ambito cattolico per la narrativa).