Bologna, 19 aprile 2024 – "Corro per Forza Italia alle Europee. La vita mi ha dato tanto, mi piace l’idea di mettermi al servizio con rigore e serietà. Di questi tempi serve generosità". Alessandra Servidori, classe 1949, docente, esperta di politiche del lavoro e welfare, ex sindacalista, già componente del Consiglio d’Indirizzo della politica economica della Presidenza del consiglio dei ministri quando il premier era Mario Draghi, annuncia a sorpresa la sua candidatura per Bruxelles con gli azzurri nel collegio Nord-Est.
Com’è maturata la decisione (inaspettata) di candidarsi con Forza Italia?
"È stata una sorpresa anche per me! Dopo una sollecitazione molto robusta di Valentina Castaldini, coordinatrice di Forza Italia in Emilia, che stimo molto per il suo coraggio politico, da ultimo quello mostrato con la presa di posizione sul fine vita, ho deciso di mettermi in gioco. In Forza Italia, poi, ho lavorato con l’ex ministro Maurizio Sacconi e con l’attuale titolare dell’Università, Anna Maria Bernini, e ho capito che non si deve avere paura. E poi, diciamolo con una battuta, alla mia età non si ha più timore di perdere nulla...".
Quando ha preso la tessera di Forza Italia?
"Nonostante mio marito sia stato deputato del Popolo della libertà (l’economista Giuliano Cazzola, ndr), ho preso la tessera solo l’anno scorso. L’ho fatto perché credo che Forza Italia vada nella direzione di un partito normale, equilibrato, che ha quella spinta riformatrice in cui ho sempre creduto. Nel centrodestra Forza Italia calma – chiamiamoli così – i virtuosismi eccessivi degli altri partiti".
Insomma, crede che Forza Italia avrà un buon risultato alle Europee?
"Sono convinta che in questo momento faccia un po’ la differenza. L’elettorato, mai come oggi, ha bisogno di punti di riferimento: va spiegato bene che cosa sta succedendo in Europa e, soprattutto, credo serva una politica meno polarizzata. Forza Italia con la guida di Antonio Tajani ha sempre un punto di vista equilibrato. In questo momento non c’è bisogno di eccessi, come i toni forti e le offese che sento ripetutamente anche contro la nostra presidente del consiglio Giorgia Meloni. Serve maggiore coesione...".
Se eletta, quali saranno le sue priorità in Europa?
"In primis, bisogna dare risposte ai giovani: il mercato del lavoro così non regge. Poi lotterò per i lavoratori e le lavoratrici, fragili e meno fragili. Serve una scossa sulle politiche sociali. Solidarietà e sussidiarietà saranno quella bussola di riferimento che l’Europa ha perso".