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Elezioni 2022, Pippo Civati: "Un orgoglio correre a Bologna"

Il leader di Possibile capolista al plurinominale per Sinistra-Verdi in città. Le sue preferenze al Senato in tandem con quelle di Casini

Pippo Civati, leader di Possibile

Pippo Civati, leader di Possibile

Bologna, 20 agosto 2022 - Quando gli si fa presente che lui e Pier Ferdinando Casini in politica sarebbero come l’alfa e l’omega, Pippo Civati risponde con una battuta che fa riferimento a uno scenario che oggi sembra preistorico. Eppure se ne parlava una manciata di settimane fa. "Siamo la rappresentazione del vero campo larghissimo. Fa molto sorridere vero – continua il leader di Possibile ed ex parlamentare, ma non uscente –? Tutto quel discorso è saltato, e noi ora siamo candidati assieme".

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E’ la notizia: se Pier Ferdinando Casini sarà candidato nel collegio uninominale al Senato che fa riferimento a Bologna, Pippo Civati sarà capolista al plurinominale della lista Sinistra-Verdi nella circoscrizione di Bologna, che comprende anche la Romagna. ‘Possibile’, il partito fondato da Civati e guidato da Beatrice Brignone, ha stipulato infatti un accordo con la lista Sinistra-Verdi, a sua volta alleata del Pd. Secondo le stime, avrebbe buone possibilità di eleggere un senatore proprio in Emilia-Romagna: nelle due circoscrizioni in cui è divisa la regione, i capilista saranno Brignone (da Piacenza a Modena) e come detto lo stesso ex Pd.

Civati, contento di poter correre anche sotto le Torri?

"Il ‘Rosatellum’ impone scelte molto particolari per via dell’eleggibilità dei collegi. Come uomo di sinistra ho frequentato parecchio Bologna e l’Emilia-Romagna, e alla fine di questo strano flipper sono molto orgoglioso di essere candidato da voi: non c’è sinistra in Italia se non si passa da Bologna".

Con ‘Possibile’ ha vissuto un pezzo della sua storia politica anche con Elly Schlein. In questo caso però solo uno tra lei e Brignone sarà eletto.

"Lo sappiamo, siamo felici di fare questo passo insieme. Io ho una piccola casa editrice, lei è stata appena nominata insegnante di ruolo: se andrà bene ok, altrimenti andremo avanti lo stesso. Certo, daremo il nostro contributo e direi che bisogna puntare al 5%, non al 3"

Ha voglia di tornare in Parlamento dopo un periodo vissuto al di fuori?

"Quella di fare campagna elettorale in Emilia-Romagna è una grande occasione, possiamo sicuramente migliorare questa campagna lampo che andrebbe sottoposta a un trattamento psichiatrico. Quanto al Parlamento, io e Beatrice in questi anni non siamo stati rappresentanti del popolo. Ma io, lo sapete, sono l’ultimo dei ‘parlamentaristi’ e credo che abbiamo fatto le nostre cose in maniera corretta anche fuori dall’aula".

Verrà presto a Bologna?

"Domani (oggi, ndr) sarò a Sant’Arcangelo di Romagna. Ma presto sarò da voi, certo".

Nell’uninominale di Bologna del Senato si creerà un meccanismo elettorale per cui gli elettori di Sinistra-Verdi, e quindi di Civati, voteranno automaticamente all’uninominale Pierferdinando Casini.

"Ho usato il termine ‘antidoto’ parlando di me in questa situazione, una battuta. Non ho responsabilità nella scelta di Casini in quel collegio, ma posso dire che il fatto che ci sia lui ci ricorda che un po’ di sinistra in più non guasta. Nessun imbarazzo, se uno vuole può votare anche a sinistra".

Infine i simboli del Pd vietati alla Festa dell ’Unità per la par condicio. Cosa ne pensa?

"I simboli del Pd dovrebbero essere le battaglie storiche della sinistra. Basta formalismi e basta ansie da compromesso".