PAOLO ROSATO
Politica

Elezioni Bologna, Alessandra Moretti: "Sbagliati gli attacchi a Isabella Conti"

L’europarlamentare sulle donne dem contro la candidatura della sindaca: "Lei si è distinta, la stimo, la si valuti per le competenze"

Alessandra Moretti, Pd

Alessandra Moretti, Pd

Bologna, 19 aprile 2021 - "Il Pd cerchi l’unità, di cui sono stata sempre una sostenitrice. Altrimenti primarie, e il partito non le reprima. Ho sempre stimato Isabella Conti e, se ritiene, è legittimata a farle". Da Bruxelles, dove da europarlamentare del Pd porta avanti tantissime e importanti battaglie di avanguardia – dall’immigrazione alla salute, suo il robusto impegno nel Beating Cancer Plan, fino ai diritti civili e ai diritti delle donne –, la veneta Alessandra Moretti dà una chiara visione sulla partita bolognese delle Comunali d’ottobre. Riconoscendo l’ottimo lavoro del Comune e della Federazione provinciale, alla quale sembra dare un doppio consiglio diretto: si cerchi l’unità, e in caso contrario sì alle primarie che sono un grande strumento di democrazia "se non diventano una guerra tra bande". Alessandra Moretti, sta seguendo il dibattito bolognese per le Comunali? "Certo. Prendo spesso Bologna come esempio amministrativo positivo. La città si è saputa distinguere anche tra le difficoltà di questo periodo, nella gestione della pandemia. L’ottimo lavoro del sindaco Virginio Merolascia alla città un bilancio in attivo, in salute, che permetterà alla prossima amministrazione di aver ampi margini per gli investimenti. E come sappiamo, le battaglie del post Covic saranno molteplici: dallo stanziamento di ulteriori risorse per i più fragili fino allo sviluppo sostenibile". E poi c’è il Recovery Plan. "Certamente, che sarà importantissimo per città come Bologna che continua a investire molto sulla sostenibilità e su nuove infrastrutture, come il tram. Insomma, l’operato di Merola lascerà una grande responsabilità a chi amministrerà". Il Pd però adesso è in difficoltà. Ha due candidati a sindaco che non trovano un accordo, Matteo Lepore e Alberto Aitini, e la probabile candidatura di Isabella Conti di Italia Viva sta creando ulteriori spaccature. Qual è il suo consiglio? "Credo si possa fare un ragionamento partendo da un presupposto: in campo ci sono ottimi profili. Ho incontrato e apprezzato l’operato amministrativo di Lepore in diverse occasioni, ha avuto delle deleghe di peso, conosce benissimo la città essendo stato anche consigliere di quartiere. Isabella Conti dal canto suo ha una comprovata esperienza politica, ha dimostrato capacità e voglia di innovazione. Io non amo le correnti quando si parla di elezioni amministrative, devono contare le competenze. E a questo proposito dico bene il confronto, meglio se il Pd riesce a presentarsi all’elettorato con una candidatura unitaria. Il Pd vince se è unito, oltre che se apre porte e finestre ai mondi civici". Il Pd deve trovare l’unità su Matteo Lepore? "Se possibile, si trovi la convergenza, sull’unità mi sono sempre battuta. Stimo entrambi, ma ho avuto più occasioni per lavorare con Lepore tra cultura, sport, turismo e sostenibilità, temi di cui mi occupo in Europa". Pare però che non ci si riesca. Sì alle primarie? "Sì, le primarie sono un grande confronto democratico tra idee. Purché, lo sottolineo, non si trasformino in una guerra trabande. Possono essere un importante strumento di rianimazione civica, a patto però che chi le perde poi si metta a disposizione di chi si presenterà alle elezioni, un aspetto fondamentale da rimarcare". Isabella Conti le chiederà da indipendente, stando comunque dentro a Italia Viva. Una richiesta legittima? Il partito di Renzi è nel centrosinistra? "Credo di sì, io guardo a quello che ha fatto la Conti da amministratrice, l’ho sempre stimata. Credo possa essere un valore aggiunto in un’ottica di confronto di coalizione". Cercare di ’schivare’ le primarie per paura di trovarsi un avversario forte davanti come la Conti può essere un autogol per il Pd? "Tutti i candidati in campo hanno la legittimità e il diritto di presentare le proprie proposte responsabilità. E le primarie non indeboliscono il partito, se utilizzate cum gran salis, senza divisioni strumentali a lotte di corrente. Credo anche che reprimerle, se i presupposti ci sono per farle, sia sbagliato. I candidati che vedo a Bologna sono tutti di grande valore, perché non utilizzarle, il confronto può rafforzarci". Infine le donne del Pd contro la Conti. Attaccata perché candidata da Renzi, Isabella ha subito anche gli strali di una questione di genere che sarebbe stata usata in maniera strumentale. Cosa ne pensa? "Sono una forte sostenitrice della parità di genere, il nuovo segretario Letta ha fatto passi da gigante con scelte dirompenti. Sono anche una grande fan delle donne che hanno grandi capacità, e a maggior ragione credo in una competizione ad armi pari, il Pd scelga il suo candidato senza però limitare il confronto, tanto più se dall’altra parte c’è una donna. Che deve essere messa nelle condizioni di correre con le sue capacità. Non mi piacciono gli attacchi in generale, tanto più se rivolti alle donne e se portati avanti da altre donne. Isabella Conti si è sempre distinta, valutiamola per le sue competenze".