Bologna, 26 settembre 2022 - "Nel momento in cui viene eletto Pierferdinando Casini e non Aboubakar Soumahoro bisogna fare una riflessione". Secondo l'ex sardina (e oggi consigliere in consiglio a Bologna), Mattia Santori, "c'è sicuramente qualcosa che è sfuggito nell'analisi di Enrico Letta e del partito".
Nonostante Bologna rimanga una roccaforte rossa, Santori analizza la sconfitta a livello regionale del centrosinistra. Se cioè viene eletto, prosegue, "l'ultrasessantenne bianco, uomo delle istituzioni da 39 anni e rappresentante di un certo modo di fare politica, mentre rimane fuori il sindacalista, italiano di nuova generazione che lotta per gli ultimi, vuol dire che in questi cinque anni, invece che praticare la ricostruzione, si è praticato il governismo e l'immobilismo nel Pd. E questo è stato dimostrato dalla sconfitta".
Una batosta quella del Pd che secondo il consigliere dem era "in qualche modo era telefonata, perché che i risultati non fossero buoni era scontato. Però ci sono anche dati molto allarmanti, come la sconfitta in collegi uninominali considerati sicuri e come la risalita dei 5 stelle, il che significa che qualcuno ha preferito rivolgersi a un altro tipo di realtà politica".