PAOLO ROSATO
Politica

Comunali Bologna 2021, Aitini suona la sveglia al Pd

L’assessore alla Sicurezza incalza il segretario Tosiani: "Percorso in ritardo, siamo in ballo già da sei mesi"

L'assessore Alberto Aitini

L'assessore Alberto Aitini

Bologna, 23 dicembre 2020 - Il percorso del Pd sembra fermo in vista delle Comunali del 2021, forse a causa dell’incertezza dettata dalla pandemia, che potrebbe far slittare le elezioni anche all’autunno. Lei cosa ne pensa?

"Ritengo che siamo un po’ in ritardo. Non tanto perché non si sia ancora scelto il candidato, quanto sulla scelta sul metodo. Oltre che sul perimetro della coalizione – sottolinea Alberto Aitini, assessore alla Sicurezza della giunta Merola e tra i possibili candidati a sindaco del Pd –. Siamo indietro. Bisognerebbe avere già i capisaldi del programma da condividere con possibili alleati e cittadini. Al netto del possibile rinvio del voto, dipenderà da tanti fattori". Da destra il gioco critico è facile: il Pd non sceglie perché litiga sulle poltrone. E’ uno stallo pericoloso secondo lei? "Penso che il messaggio che sta uscendo sia proprio questo, che si discuta dei posti e non del futuro della città. Di cosa vuole fare il Pd e che cosa stia facendo per contrastare l’emergenza sanitaria". Insomma, lei sta suonando la sveglia a Luigi Tosiani. "Il percorso per la candidatura è iniziato a luglio. Dopo sei mesi i cittadini credo si aspettino qualcosa di più". Cosa sta frenando il segretario secondo lei? "Non vedo nulla che freni il Pd. E’ arrivato il momento di indicare la strada. La migliore oggi per me è quella di trovare il candidato più condiviso possibile negli organismi deputati. Se invece si dovesse optare per le primarie, io mi candiderò". L’aveva già detto, lo ribadisce: farà le primarie? "Credo che siano il metodo naturale per la scelta del candidato. Ma penso anche che oggi il Pd non possa dire ai commercianti che devono tenere chiuso per Natale e contemporaneamente dire alle persone che devono andare ai gazebo". Matteo Lepore ha già detto di essere in campo per le primarie. Cosa accadrebbe se a sfidarlo alle primarie ci fossero sia Andrea De Maria sia Alberto Aitini? Potrebbe esserci un accordo tra lei e il deputato? "Sono convinto che la mia candidatura possa rappresentare al meglio altre legittime proposte che sono in campo, dentro e fuori il Pd. Però non ha senso parlare dei destini personali". In assemblea ci sono i numeri per trovare l’accordo unitario? Girano numeri diversi a seconda delle fazioni. "Gli iscritti del Pd si sono già espressi in maniera chiara verso i loro dirigenti". Intanto Lepore continua a macinare iniziative sui social, è il più forte in campo? "Siamo al governo della città e non in campagna elettorale. Il momento durissimo di crisi sanitaria ed economica ci impone di lavorare 24 ore al giorno per i cittadini, è la nostra responsabilitò. La mia sarà una candidatura che vorrà dare ascolto e voce a tutti. Soprattutto a quelli che non hanno santi in paradiso". Un sindaco di strada? Qualcuno l’ha già usata. "Non solo: un sindaco di famiglia, che pensa globale e agisce locale". A sinistra l’hanno definita ’sceriffo’. Per Coalizione civica lei non sarebbe il candidato per fare l’alleanza a sinistra. "Sicurezza e legalità sono temi prioritari, dobbiamo intendere la sicurezza a 360 gradi: contrasto al degrado, coesione sociale, rigenerazione degli spazi". Bologna città più vivibile d’Italia, cosa si può fare per crescere ancora? Lei nel suo mandato ha posto l’accento sulla riqualificazione delle aree verdi e sulla cura della città. "Il Covid purtroppo ha cambiato tutto, le disuguaglianze aumentano e con loro le tensioni sociali. L’emergenza sanitaria è in corso e con lei quella economica e sociale. Le città devono ripensarsi, un nuovo stile di vita, servizi a misura di persona, il valore della prossimità". Più in concreto. "Commercio di vicinato e non grandi centri commerciali, servizi decentrati e vicini al cittadino, transizione ecologica, sostegno alle reti familiari, nuove tecnologie nei servizi per gli anziani, spazi per i giovani. E poi insistere sulla rigenerazione dell’arredo urbano e su una maggiore pulizia della città. Infine, la velocità nelle scelte sarà decisiva".