Bologna, 5 luglio 2022 - Matteo Lepore fa il suo esordio nella ‘Governance Poll’ del Sole 24 Ore, la classifica di gradimento dei sindaci (e dei presidenti di Regione) pubblicata ogni anno dal quotidiano economico. E riporta Bologna nella Top 10, piazzandosi al quinto posto, ex aequo con Gaetano Manfredi, primo cittadino di Napoli.
Classifica sindaci e Governatori: chi sono i più amati d'Italia
Lepore si attesta su un gradimento del 59,5%, dato in leggero calo (-2,4%) rispetto al 61,9% conquistato alle elezioni amministrative. Il sindaco delle Due Torri torna quindi a occupare i piani alti della ‘Governance Poll’, dopo alcuni anni in cui per trovare Bologna si doveva scorrere la lista di alcune decine di posizioni.
L’anno scorso, il sindaco uscente Virginio Merola – al termine di un doppio mandato – si era piazzato al 36esimo posto, sia pure con un buon 54,6% di gradimento.
Molto peggio era andata l’anno prima. Nel 2020, per trovare il primo cittadino di Bologna si doveva scendere quasi al fondo della graduatoria. Merola era infatti scivolato in 92esima posizione – dietro gli altri sindaci dei Comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna – con il l 48,5% dei consensi, cioè un meno 6,1% rispetto alle elezioni amministrative del 2016.
Va detto, come sottolinea il Sole 24 Ore , che il balzo in avanti di Lepore rispetto al predecessore è dovuto anche al fatto che "i sindaci ancora freschi di voto popolare" – Lepore è stato eletto dieci mesi fa – "godono di un certo vantaggio competitivo". Mentre è possibile che i sindaci di lungo corso – magari alla fine di un mandato decennale, come nel caso di Merola – vengano penalizzati da una certa ‘stanchezza’ dei cittadini.
I sondaggisti di Noto Sondaggi, incaricati dal quotidiano economico, hanno chiesto ai bolognesi "un giudizio complessivo sull’operato del sindaco". E ancora: "Se domani ci fossero le elezioni comunali, voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco?".
In generale, dai risultati della ‘Governance Poll’ emerge un profilo double face del buon amministratore. Un buon sindaco (e così un buon governatore) viene identificato come tale dai cittadini, si legge nell’analisi del Sole 24 Ore , "non solo per le buone performance che gli riconoscono, ma anche per la capacità di porsi alla ribalta della politica nazionale".
Per essere apprezzati dai propri amministrati, insomma, bisogna esprimere un doppio profilo. Da una parte "si devono soddisfare i bisogni degli elettori in termini di miglioramento della qualità della vita": dall’altra, è premiata anche la capacità di "superare il contesto territoriale e diventare attori nel dibattito politico nazionale".
Il mix perfetto sembra dunque essere capacità di gestione delle problematiche locali e presenza sulla scena politica nazionale. "A conti fatti – scrive ancora il Sole 24 Ore – l’amministratore ideale deve essere per metà manager e per metà un politico doc".
Lepore, almeno al momento, non ha dato segni di aspirare a ruoli politici nazionali. Ma in questi giorni ha preso alcune decisioni con eco nazionali che – in prospettiva, e salvo scivoloni sempre in agguato – potranno portare consensi, naturalmente dal campo del centrosinistra, nella futura ‘Governance Poll’.
I l Comune ha riconosciuto lo ius soli nel proprio statuto. "Bologna è apripista in Italia", ha affermato il sindaco. Invitando il Parlamento a votare la legge nazionale.
Ed è di ieri l’ipotesi – che la maggioranza del centrosinistra a Palazzo d’Accursio non esclude, almeno in via di principio – di una una ulteriore modifica allo statuto comunale, questa volta per aggiornare il concetto di famiglia.
Tornando alla classifica dei primi cittadini più amati, in testa c’è Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, con un 65% di cittadini che si dicono disposti a rivotarlo. Al secondo posto c’è Marco Fioravanti, giovane sindaco di Ascoli Piceno (64%); sul gradino più basso del podio sale il barese Antonio Decaro, presidente dell’Anci, con il 62%. Prima di arrivare a Lepore troviamo, al quarto posto, il milanese Giuseppe Sala, che arriva al 60%.
Fra i presidenti di Regione, Stefano Bonaccini, terzo, perde una posizione rispetto all’anno scorso, pur mantenendo un solido livello di gradimento, con il suo 65%.
In testa alla graduatoria dei governatori, un uno-due della Lega. Al primo posto si conferma Luca Zaia, presidente del Veneto, con il 70% dei consensi. Zaia però quest’anno è tallonato da un collega di partito, Massimo Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, che con il suo exploit scavalca Bonaccini e arriva al 68%.