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Elezioni, Casini: "Consiglierò la Meloni, se lei me lo chiederà"

Bologna: il senatore viene riconfermato nell'uninominale per il centrosinistra. "Sgarbi? Non avrei fatto la campagna che ha fatto lui. Abbiamo combattuto con il vento contrario, ringrazio tutti, anche i dirigenti del PD"

Bologna, 26 settembre 2022 - "Abbiamo fatto una campagna elettorale col vento contrario, e questo non è stato facile perché Bologna non è su un altro pianeta. Bologna è in Italia e l'aria si sentiva anche qui. Ma ringrazio non solo i bolognesi, che mi sopportano da tanti anni, ma anche il gruppo dirigente del Pd e dei partiti della coalizione che hanno fatto un lavoro fantastico". Passeggiata sul crescentone, selfie e strette di mani con supporter e turisti: così Pier Ferdinando Casini - all'undicesima legislatura consecutiva - ha festeggiato la sua elezione nel collegio uninominale del Senato per Bologna (per il centrosinistra), dove ha sconfitto tra gli altri Vittorio Sgarbi (centrodestra).

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Pier Ferdinando Casini (FotoSchicchi)
Pier Ferdinando Casini (FotoSchicchi)

All'ombra di San Petronio, il senatore riconfermato indipendente (ma che entrerà nel gruppo del Pd) ha ringraziato gli elettori e tracciato un'analisi sul risultato dell'urna. Ripercorrendo anche la sfida con gli avversari. "Sgarbi voleva tagliarmi la testa, ma abbiamo ridato la testa al Nettuno, non dobbiamo tagliargliela perché è Bologna. Pathos ieri sera durante spoglio? Sì, perché non erano stati caricati i risultati di Bologna. Io l'avevo capito immediatamente, francamente".

Poi sulle difficoltà del momento. "Non ho mai creduto che Bologna fosse un'isola felice, ha i problemi di altre città così come li ha l'Emilia-Romagna, ma forse un po' più felice sì. Credo che ieri i cittadini abbiano premiato anche un buon lavoro che si è fatto. Il prossimo Governo - continua Casini -, che non è il Governo che avremmo voluto ma è quello che hanno voluto gli italiani, e dovrà tenere presente la specificità e l'importanza di questa città, che tanta parte ha nella storia e nella tradizione italiana". Continua Casini: "Ho aumentato i voti rispetto all'ultima elezione? Sto facendo analisi, lo dirò meglio nei prossimi giorni. Mi sembra che le cose siano andate bene".

Ancora Casini su una ipotetica alleanza futura con il Movimento Cinque Stelle. "Dialogo da riaprire? Bisogna chiederlo a coloro che sono radicati nel Pd più di me, io sono un indipendente. E cercherò di svolgere un ruolo in Senato anche rispetto a chi ha vinto le elezioni, che va sempre rispettato perché è stato scelto dagli italiani. Rispetto la scelta degli italiani sulla Meloni, e penso che aveva ragione quell'antico filosofo greco, che diceva che le città si difendono con le armi dei giovani e i consigli degli anziani. Qualche buon consiglio mi riserverò di darlo, un po' a tutti. Anche alla Meloni? A chi me lo chiede, non so se me lo chiederà".

Infine il Pd e i suoi dolori. "Credo che se oggi per il Pd il problema diventa Letta vuol dire che non hanno capito nulla. Mi sembra che qui qualcuno cerchi ingenerosamente di scaricare su Letta problemi e contraddizioni che in parte sono dell'attualita', in parte sono del passato, in parte ci saranno sempre - sottolinea ancora l'ex presidente della Camera -. Qualcuno rimprovera a Letta di non aver fatto l'alleanza coi 5 Stelle, ma qua siamo sulla luna. Se l'avesse fatto, sarebbe stato lapidato sulla pubblica piazza e con Calenda non credo abbia responsabilità. Alla fine si è trovato a fare un'alleanza che era l'unica possibile. Ma oggi Letta può essere colui che avvia a soluzioni i problemi del Pd, non certo colui che li ha generati".

L'ipotesi di Stefano Bonaccini come possibile nuovo segretario dem in futuro? "Non voglio entrare in queste cose che riguardano la vita interna del Pd, io la rispetto, non voglio entrare a gambe tese in una situazione che è delicata",