Alluvione, Lepore attacca il governo: “Ci chiede di andare a Roma a mendicare”

Il sindaco di Bologna: “Mi chiedo con che diritto si rivolgono all’Emilia Romagna in modo così irriguardoso”. E sulla morte di Berlusconi: “Indignato per l'uso servile delle televisioni pubbliche e private”

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore attacca il governo a testa bassa

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore attacca il governo a testa bassa

Bologna, 17 giugno 2023 - Sulla gestione del post alluvione (ma non solo), il sindaco di Bologna Matteo Lepore attacca il governo Meloni a testa bassa, e usa come palcoscenico il seminario 'Promessa Democratica. Ritorno al futuro per una nuova idea di partito', in corso a Bologna e a cui ha preso parte anche la segretaria del Pd, Elly Schlein.

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"Ci si chiede di andare a Roma a mendicare"

Il primo affondo, com'era immaginabile, è sulla questione del commissario all'emergenza. "Non si nomina il commissario - ragiona Lepore - perché si chiede a noi di andare a Roma a mendicare risorse. Questo non è accettabile". E aggiunge: "Questa è la premessa di un modello di governo che la presidente Meloni vuole portare avanti. Noi dobbiamo rispondere con le nostre proposte e idee, soprattutto con la nostra capacità organizzativa".

"Meloni usa le istituzioni per il consenso a FdI"

Il sindaco è un fiume in piena: "Chiediamo a questo Governo, e in particolare a Fratelli d'Italia, con quale diritto e con quale autorità si rivolgono all'Emilia-Romagna, ai suoi sindaci e alle sue comunità, in modo così offensivo e irriguardoso. È arrivato il momento di dire basta a questo comportamento di Fratelli d'Italia nelle istituzioni del nostro Paese. La premier Meloni sta usando le istituzioni per aumentare il consenso del proprio partito", ha detto. Il riferimento è alle parole del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, che ha detto che l'Emilia-Romagna non deve prendere il governo per un bancomat.

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"Noi, dall'Emilia-Romagna, dobbiamo dire basta a questo uso strumentale e volgare delle istituzioni del nostro Paese - ha aggiunto Lepore - Il modello di autonomia differenziata o di presidenzialismo, o del premierato che avrebbe in mente Meloni, corrispondono a uno schema preciso di governo del Paese con un unico partito che governa, spezzando l'Italia e dividendola. Si tengono rapporti corporativi diretti con alcuni settori economici, e con alcuni sindacati, con il mondo dell'agricoltura, con Comuni ai quali si chiede di essere sudditi e non di collaborare".

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Su Berlusconi: "Indignato per l'uso delle tv pubbliche"

"Ci dobbiamo indignare per l'uso servile delle televisioni pubbliche e private dopo i funerali di Stato del presidente Berlusconi. Sono stato tra i primi sindaci a dire che Berlusconi andava ricordato, come rappresentante delle istituzioni, pur essendo stato un avversario politico. Ho anche messo le bandiere a mezz'asta in Comune. Ma questo non mi impedisce di essere indignato, per quello che ho visto in questi giorni", ha rincarato la dose Matteo Lepore.

"Molti cittadini bolognesi - aggiunge - mi hanno fermato in questi giorni per questo. Le scene servili che abbiamo visto, le quali avevano il compito di raccogliere voti per Forza Italia rafforzando l'asse nella gestione del Governo da parte della premier Meloni, si ritorceranno contro chi le ha promosse. L'Italia non vuole avere nuove persone 'sole al comando' ma una speranza e un futuro. Non altre monarchie. Questa cosa il Pd l'ha detta chiaramente in questi giorni, con la sua segretaria Elly Schlein e tutti i nostri militanti. Lo dico da sindaco del territorio e me ne assumo tutte le responsabilità".

Abuso d'ufficio: "Ha ragione Schlein"

"Molto si parla dell'abuso d'ufficio e della riforma della Giustizia e dell'abuso d'ufficio - è l'altro tema toccato da Lepore - L'Anci chiede da anni una riforma dell'abuso d'ufficio. Diversi sindaci si sono espressi in queste ore. Penso che sia molto corretta la posizione che la nostra segretaria, Elly Schlein, ha proposto: serve una riforma e non l'abolizione". "Noi ci dobbiamo dire garantisti e non berlusconiani - ha specificato Lepore - Un partito come il nostro deve avere una sua proposta di riforma della giustizia, dell'autonomia degli enti locali e del testo unico degli enti locali".