Bologna, 2 marzo 2021 – La professionalità di Amadeus e l'imprevedibilità di Fiorello, ma anche tutta la freschezza (e l'indubbia bellezza) di Matilda De Angelis.
Sul palco
Nella conduzione della serata inaugurale del Festival di Sanremo 2021, accanto all'inossidabile presentatore e all'istrionico catanese, la grande novità sarà la giovane attrice nativa di Bologna, che all'attivo, a soli 25 anni, vanta un curriculum cinematografico da promessa già mantenuta.
E che, ne siamo certi, non farà rimpiangere l'assenza della ben più blasonata Naomi Campbell, prescelta a suo tempo come prima co-conduttrice ma rimasta Oltreoceano a causa delle restrizioni sanitarie.
Anche perché Matilda, sotto i riflettori, ci sa davvero fare.
Dalla sua, infatti, non ci sono solo ruoli di grande prestigio accanto ad attori e registi di enorme fama nazionale e internazionale, da Stefano Accorsi a Matteo Rovere e da Elio Germano a Nicole Kidman, ma anche riconoscimenti importanti, fra candidature e premi ottenuti ai David di Donatello, al Festival di Berlino, a Venezia, ai Nastri d'Argento e al Taormina Film Fest.
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Ma andiamo con ordine, cominciando il racconto della vita e della carriera della De Angelis dai tempi del liceo e della Maturità sicentifica conseguita all'Enrico Fermi di via Mazzini, in un 2014 in cui il palco dell'Ariston, nonostante la pratica da musicista e le esibizioni canore con la band bolognese Rumba de Bodas, sembrava un miraggio lontano.
Nello stesso anno, però, arriva la svolta cinefila, grazie al provino da protagonista femminile di 'Veloce come il vento', la pellicola di Mateo Rovere che, per la prova poi fornita accanto a un altro bolognese come Stefano Accorsi, le varrà il titolo di migliore interprete donna ai David del 2017.
Poco prima di questo exploit, invece, Matilda era apparsa al fianco di Alessandro Borghi nel videoclip del brano dei Negramaro 'Tutto qui accade', seguito, nel 2018, da quello di 'Felicità puttana', dei Thegiornalisti, mentre la carriera di attrice cinematografica era ormai decollata, grazie a film come 'Una famiglia', di Sebastiano Riso, 'Il Premio', di Alessandro Gassman, 'Youtopia', di Berardo Carboni e 'Una vita spericolata', di Marco Ponti.
Negli ultimi anni, invece, i grandi successi si chiamano 'L'incredibile storia dell'Isola delle Rose' di Sidney Sibilia, nel quale dà sfogo a un fortissimo accento petroniano, e 'The Undoing', la miniserie televisiva nella quale i compagni di lavoro si chiamano Nicole Kidman e Hugh Grant, nell'attesa di vedere la bella Matilda cimentarsi, a fine 2021, con 'Di là del fiume e tra gli alberi', la trasposizione sullo schermo, firmata da Paula Ortiz, dell'omonimo romanzo di Ernest Hemingway.
Ora, resta la 71esima edizione di quello che, nel Belpaese, è il festival per eccellenza, che la distrarrà, forse, dalle ambizioni da grande stella di Hollywood, ma che, intanto, la porterà nelle case di milioni di italiani. Con buona pace della 'Venere nera' Naomi.