Bologna, 3 novembre 2019 - Ha da poco compiuto 10 anni, eppure Ruben Santiago Vecchi è già una piccola stella dello spettacolo. Un sorriso contagioso e tanta grinta da vendere sono i suoi tratti distintivi, e la chiave del successo che il giovane, budriese doc, si sta via via conquistando. Merito del suo innato talento per la recitazione, che lo porta già da qualche anno a spasso per l’Italia nelle vesti di attore di musical.
Ma non finisce qui, perché Ruben è pronto a sorprenderci: per la prima volta, domenica stasera, esordirà infatti sul piccolo schermo come protagonista del film ‘I ragazzi dello Zecchino d’Oro’, su Rai Uno, alle 21,25. Così siamo andati a trovarlo a casa sua, per scoprire i segreti di questo piccolo prodigio.
Ruben, innanzitutto congratulazioni. Sei pronto a rivederti in tv stasera? «Grazie, in realtà sono molto emozionato! Ancora devo realizzare quello che è successo e che sta per succedere, però sono davvero felice perché mi sono divertito un sacco. È stata una bellissima esperienza e non vedo l’ora di guardare il film, che spero guarderete anche voi».
Quando hai scoperto il tuo talento per la recitazione? «La mia è una famiglia di artisti: il mio papà Marco è un cantante, mentre la mia mamma Francesca è un’attrice di musical. Però tutto è iniziato due anni fa in un villaggio turistico dove stavano per mettere in scena lo spettacolo del ‘Re Leone’».
Com’è stato? «Mancava Simba e così mi sono offerto, ed è andata piuttosto bene. Da lì ho capito che non ero poi così male. Così ho continuato, recitando in teatro per i musical ‘Big Fish’ e ‘Priscilla’. Poi, ho partecipato alla trasmissione Sky ‘Officina dei mostri’ e al provino del film ‘Mio fratello rincorre i dinosauri’ sono stato notato e convocato per le selezioni di un altro film, quello sullo Zecchino d’Oro. Ora ne sono il protagonista».
Svelaci un po’ la trama del film e il personaggio che interpreti. «Io interpreto Mimmo, il protagonista del film. È un bambino che viene dalla Sicilia con la sua famiglia per lavorare e ha la passione per il canto. A scuola non va molto bene, così la sua mamma decide di iscriverlo a un concorso canoro. Dopo aver sostenuto il provino, viene fortunatamente scelto per entrare a fare parte dello Zecchino d’Oro. Mi rivedo molto in lui, perché anche a me piace cantare e la scuola non è proprio il mio forte».
È stato impegnativo far conciliare le riprese con gli impegni scolastici? «Molto. Ho dovuto saltare la scuola per un mese intero, perché dovevo lavorare tutti i giorni dalla mattina fino al tardo pomeriggio, e anche il sabato fino alle 15. È stato un mese davvero intenso e la scuola era già cominciata, quindi avevo paura di rimanere molto indietro con il programma. Per fortuna un’insegnante veniva ad aiutarmi la sera, e anche sul set c’era una tutor che mi seguiva. Però ero il protagonista, non potevo mancare. Se mi fermavo io, si fermava il film».
Insomma, un’esperienza tanto bella quanto faticosa. E cosa ti piace fare nel tempo libero? «Mi piace molto il basket, ma quest’anno ho voluto provare parkour. Mi piace muovermi, mettermi in gioco e provare cose nuove. Poi amo guardare i cartoni animati e ascoltare la musica. Mi piacciono molto anche gli animali, infatti desidererei tanto ricevere un cagnolino, ma per quello devo riuscire a convincere mamma e papà».
Ruben, vuoi lanciare un messaggio finale ai tuoi fan e ai nostri lettori? «Mi raccomando stasera su Rai 1 guardate tutti 'I Ragazzi dello Zecchino d’Oro', non solo perché ci sarò io, ma soprattutto perché è una storia piena di generosità, gentilezza e amore».
I ragazzi dello Zecchino d'oro, il cast
Personaggi e interpreti: Mariele Ventre (Matilda De Angelis), Ernestina (Maya Sansa), Vincenzo (Antonio Gerardi), Silvana (Valentina Cervi), Mimmo (Ruben Santiago Vecchi); Cino Tortorella (Simone Gandolfo), Padre Berardo (Guido Roncalli), Caterina (Olga Rui Marchiò), Gaetano (Gregorio Mondello), Sandro (Gabriel Lo Giudice), Sebastiano (Saul Nanni), Benassi (Eros Galbiati), Rocco (Luciano Scarpa), Padre Ernesto (Bob Messini), Madre di Gaetano (Carlotta Miti), Direttore scuola (Eraldo Turra), Commendatore Venturi (Stefano Pesce). La pellicola è prodotta da Francesco e Federico Scardamaglia, con la regia di Ambrogio Lo Giudice