Bologna, 6 ottobre 2019 - San Luca si è colorata di rosso e di blu. Stamattina alle 9.30 i numerosissimi tifosi che si sono raccolti sotto l’arco del meloncello erano già pronti per iniziare la processione per Sinisa Mihajlovic (foto), un’ niziativa che è stata capace di rivelarsi ancora più toccante del previsto. “Facciamoci un grande applauso perché ce lo meritiamo davvero. Due tifoserie qui insieme unite nell'affetto per Mihajlovic: qui c’è posto per tutti. La Madonna di San Luca ascolta ognuno di noi”, ha voluto sottolineare il parroco Don Massimo Vacchetti.
In tanti infatti si sono presentati accompagnati dalle loro maglie e dalle loro sciarpe: da quelle del Bologna a quelle della Lazio, tutti erano uniti in un unico gruppo che è riuscito ad andare al di là dei colori. Qualche ora prima del fischio di inizio infatti, i tifosi di entrambe le squadre non erano più divisi da alcuna rivalità: tutte le preghiere - o i pensieri - erano rivolti al coach serbo, che lotta contro la leucemia.
Dall’arco del Meloncello fino all’ultimo gradino, infatti, i presenti hanno camminato coesi più che mai, in un religioso silenzio che si fermava solo per i momenti di preghiera o per qualche frase di incoraggiamento: un pellegrinaggio che ha reso chiaro, ancora una volta, quanto la guarigione di Sinisa stia a cuore a tutti, dai laici ai religiosi.
Dopo il pellegrinaggio di luglio - organizzato poco dopo aver appreso la notizia della malattia - l’iniziativa ha visto la partecipazione di quasi un migliaio di persone, che hanno saputo unire il rispetto della processione a un forte calore e affetto, mostrato da cori e striscioni. Infine, prima di incamminarsi, il parroco ha voluto sottolineare la vicinanza a tutti i malati di leucemia che - come il mister - stanno affrontando la stessa lotta, per rimanere uniti in una giornata dedicata alla forza e alla vita.