Pinzolo, 23 luglio 2021 - Arnautovic ormai in arrivo, il Bologna che cambia pelle, un ritiro finalmente assaporato dopo tanto tempo e una battuta sull'amico Mancini che non lo ha chiamato dopo l'Europeo per ringraziare per il lancio di Donnarumma: Sinisa Mihajlovic è il solito, ma mostra anche segni di cambiamento che incideranno sull'atteggiamento in campo del Bologna. Nella prima conferenza stampa della stagione il tecnico del Bologna ha toccato molti punti importanti per il futuro della squadra.
Arnautovic in arrivo. “Io non ho mai avuto dubbi che arrivasse - ha detto Mihajlovic -, forse per altri motivi ci si è messo un po' più di tempo, ma noi sempre stati convinti di Marko e lui è sempre stato convinto di venire qui. La società fa di tutto per prenderlo il prima possibile, siamo ai titoli di coda. Con lui giocheremo in modo diverso rispetto a Palacio, sono convinto che ci darà buoni frutti”.
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Il ritiro. “Il quinto anno al Bologna? Forse sono troppi - dice sorridendo -.Per me tornare è stato un po' strano, dopo quattro anni che per un motivo o per l'altro non riuscivo a farlo, non ho mai iniziato la stagione con il Bologna contando anche la prima nel 2009. Anche per questo sono ottimista, è diverso se l'allenatore è presente dal primo giorno oppure no. I ragazzi mi conoscono ormai, hanno assimilato bene il lavoro, sono tutti presenti e concentrati e hanno sopportato senza lamentarsi carichi di lavoro che ai miei tempi, quando giocavo, non sarebbero passati così lisci”.
Il cambio di gioco. “Non dobbiamo avere un modulo di riferimento. Lavoriamo sui difetti dell'anno scorso per cercare di migliorare, cambiando qualcosa nella fase difensiva. La coppia titolare dei centrali è quella composta da Bonifazi e Soumaoro. Il modulo non è importante, stiamo preparando diverse cose, dipenderà da come giocano gli avversari. Noi dobbiamo metterli in difficoltà senza cambiare mentalità”.
Via i veterani. “Se sono partiti Palacio, Danilo, Da Costa, Poli sicuramente dipende soprattutto da me. Abbiamo comunque uomini di esperienza come De Silvestri, Soriano e Sansone. A Poli ho detto che non potevo garantirgli di giocare molto, per me c'erano tre giocatori davanti a lui. Mi dispiace che sia andato via ma sono contento per lui. Medel? Vedremo quando rientrerà e gli parlerò se gli andrà bene quello che ho da dirgli, l'anno scorso ha giocato solo 11 partite anche se una volta è stata colpa mia”.
Mercato. "Mancavano un difensore centrale e una punta, tenendo questi. E' arrivato Bonifazi, per Arnautovic vediamo, poi perché arrivino altri giocatori ne dovranno partire. Ma chi partirà sarà sostituito".
Il pubblico. “A noi è mancato molto, siamo tra le squadre che hanno avuto svantaggi da questa assenza. Se dovesse tornare anche solo in parte, ci aiuterebbe. L'anno scorso non era calcio e non era vita, giocare con il pubblico darebbe soddisfazione. Alcune squadre hanno fatto meglio, a noi non avere i tifosi ha tolto il 20-30% di quello che potevamo fare”.
Il capitano. “Qui e nell'amichevole di domani è Soriano, quando saremo al completo deciderà la squadra. Io non ho mai scelto il capitano, voteranno loro”.
Mancini. “Non mi ha chiamato dopo l'Europeo e non l'ho sentito, mi aspettavo che mi ringraziassero loro per Donnarumma (che Mihajlovic lanciò giovanissimo al Milan, ndr), senza di lui non avrebbero vinto. Si vede che non ci siamo capiti”.