Bologna, 12 gennaio 2019 – “Belle parole…quando ascolti le nostre?”, “Fuori dai c… i tre moschettieri”. Si apre con questi due striscioni il match tra rossoblù e bianconeri al Dall’Ara, con contestazioni rivolte a tutta la dirigenza, Saputo compreso. La partita procede sui binari già ampiamente pronosticati alla vigilia, con la Juventus che si porta avanti coi lavori nel primo tempo e ipoteca il risultato nei primi minuti della ripresa grazie a Kean, l’uomo chiamato a sostituire l’infortunato Mandzukic.
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Il Bologna si rende pericoloso solamente con qualche conclusione calibrata in malo modo, senza però che Szczesny debba mai sporcarsi i guantoni. Ai quarti passa la Juve, quindi, che affronterà la vincente tra Cagliari e Atalanta di lunedì.
Una settimana, per il Bologna, per ricaricare le energie e capire cosa trarre di buono dalla sconfitta di stasera per affrontare la cruciale sfida del ‘Paolo Mazza’ di domenica prossima nella maniera più consona possibile. Uno degli aspetti più positivi della serata ha sicuramente un nome e un numero sulla maglia: Sansone, 10. Anche da lui bisognerà ripartire per battere la Spal e iniziare il girone di ritorno con una vittoria.
Inzaghi spariglia le carte gettando nella mischia Destro affiancato dal neoacquisto Sansone, Soriano debutta in mezzo al campo al fianco di Pulgar e di Svanberg mentre Allegri stravolge la formazione iniziale rispetto alle previsioni della vigilia e lascia in panchina sia Dybala che Ronaldo, lanciando dal 1’ Bernardeschi e Douglas Costa. La defezione dell’ultimo minuto in casa juventina riguarda Benatia, costretto a lasciare il posto a Chiellini poco prima del calcio di inizio.
Pronti via e vantaggio rocambolesco della Juventus, dopo l’iniziale predominio territoriale: lancio di De Sciglio dalle retrovie, Da Costa esce ma, scontrandosi con Calabresi appena dentro l’area, perde il controllo della sfera e favorisce Bernardeschi che, con la porta spalancata, spara da fuori area e trafigge i rossoblù, portando in vantaggio i suoi. Errore grossolano di Da Costa che, accortosi dello sbaglio, ha comunque prontamente chiesto scusa a tutti i suoi compagni.
La Juventus sfiora il raddoppio in modo nitido in altre due occasioni, prima con un tiro di Emre Can dal limite poi con una bella conclusione di Kean che si spegne sul fondo. Alla mezzora è nuovamente la squadra ospite a far tremare i rossoblù, con l’incornata di Bonucci che trova la parata di Da Costa, questa volta sicuro e bravo ad agguantare il pallone. Al 37’ paura per Helander, colpito in pieno viso da Douglas Costa nel tentativo di rovesciata di quest’ultimo: fortunatamente nessuna conseguenza per il centrale svedese, in grado di proseguire il match. La reazione del Bologna si vede solo nell’ultima occasione possibile, con Mattiello che, preso un po’ di campo, riesce a calibrare un buon cross per Dijks che, stoppata la palla in area, chiude troppo col destro in area di rigore.
Prima frazione dominata dalla squadra di Allegri, soprattutto grazie alle accelerazioni di Douglas, vera e propria arma in più per i bianconeri; fatale, per i rossoblù, l’errore nei primi istanti di gara di Da Costa. Nella ripresa entrano, sugli spalti, buona parte dei tifosi rossoblù, assenti per sciopero nella prima frazione di gioco, con il tifo organizzato che riprende a cantare, dopo il parziale silenzio dei primi 45 minuti.
Neanche il tempo di scendere il tempo per il secondo tempo che la Juve cala il bis, aiutata da una deviazione: Douglas entra in area, si accentra e tira, il pallone viene toccato da un difensore e arriva comodo a Kean, partito in posizione regolare e bravo ad anticipare Da Costa in uscita, riuscendo a sfruttare l’occasione concessagli da Allegri. La timida controffensiva rossoblù viene messa in atto a partire dal 12’ del secondo tempo, con un paio di azioni ben costruite che rischiano di portare qualche affanno alla retroguardia juventina, senza però concreti pericoli. Al 17’ tocca anche a Ronaldo calcare il prato del Dall’Ara, rilevando un positivo Kean; Inzaghi decide invece di togliere uno spento Svanberg per far debuttare, dopo le partite con la primavera e l’infortunio patito in estate, Godfred Donsah.
Con l’ingresso di Orsolini al posto di Mattiello Inzaghi ridisegna i suoi col 4-3-3, anche se gli unici ‘pericoli’ continuano a provenire dai piedi di Pulgar, sempre appostato fuori area ma con poca precisione al momento della conclusione. Match che si conclude con zero tiri nello specchio della porta da parte dei rossoblù, capaci comunque di non affondare definitivamente al cospetto di una Juventus che non ha quasi mai tenuto l’acceleratore premuto, soprattutto in vista della Supercoppa. Il tabellino della gara
Bologna – Juventus 0-2
Bologna (3-5-2): Da Costa; Calabresi, Danilo, Helander; Mattiello (24’ st Orsolini), Svanberg (17’ st Donsah), Pulgar, Soriano, Dijks; Sansone, Destro (32’ st Palacio). A disposizione: Skorupski, Pirana, Corbo, Gonzalez, De Maio, Mbaye, Krejcì, Falcinelli, Okwonkwo. Allenatore: F. Inzaghi.
Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Spinazzola (35’ Sandro); Khedira, Pjanic, Emre Can; Bernardeschi, Kean (17’ st Ronaldo), Douglas Costa (32’ st Dybala). A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Benatia, Bentancur, Matuidi. Allenatore: M: Allegri.
Arbitro: La Penna di Roma.
Reti: 9’ pt Bernardeschi (J), 4’ st Kean (J)
Note: Ammoniti: Bernardeschi (J), De Sciglio (J), Emre Can (J), Soriano (B). Recupero: 1’ pt, 3’ st.