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Zamagni lancia ’Insieme’ "Ma niente liste locali"

Il 3 e il 4 luglio nasce a Roma il partito di centro d’ispirazione cristiana. L’economista: "Ci credevo. Ma a sotto le Torri difficile un terzo polo autonomo"

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C’è movimento al centro. Il 3 e il 4 luglio partirà da Roma l’avventura di ’Insieme’, partito laico, aperto a tutti, d’ispirazione cristiana. "E soprattutto autonomo", spiega Stefano Zamagni, economista e ’ideologo’ della nuova forza politica. Ma difficilmente avrà liste alle Comunali.

Chiariamo: non è il partito dei cattolici...

"Non è la riedizione della Democrazia cristiana. È un partito che nasce dal territorio, dal basso. Non è una forza leaderistica, segretario, presidente etc... verranno eletti al congresso di luglio. E attenzione: io non avrò ruoli, ho solo dato un contributo alla linea politica".

Ma a Bologna e nelle altre città ci sarà la lista di ‘Insieme’?

"Non credo. Siamo in ritardo. Il Covid ha rallentato i lavori. Riuscire a farcela sarebbe un miracolo. Io ai miracoli ci credo, ma la vedo difficile".

C’è spazio al centro?

"Pagnoncelli ha calcolato che alle ultime Europee il 46% dei cattolici praticanti non ha votato. E, tra tutti, il 35-36% si è astenuto. L’obiettivo è costruire un partito di centro, autonomo dalla destra e dalla sinistra. Che, poi, potrà cercare il dialogo con altre forze. Ma niente riforme".

Come niente riforme?

"Parlare solo di mere riforme non serve a nulla. Vanno cambiati interi pezzi del sistema Italia. Dalla de-burocratizzazione, al rilancio dell’apparato economico produttivo per evitare che le imprese che muoiono siano più di quelle vivono. Va dichiarata guerra alla rendita".

Il welfare?

"Si passi dal welfare state al welfare di comunità. Dal modello bipolare stato-mercato a quello tripolare stato-mercato-comunità. Più spazio al terzo settore, con maggiore sussidarietà. Poi vanno cambiati il sistema scolastico-universitario e il trattato di Dublino".

In città il terzo polo ci sarà?

"Qualche mese fa credevo che una lista autonoma, modello Guazzaloca, ci sarebbe stata. Poi quelli che avrebbero potuto portarla avanti, come Gian Luca Galletti, si sono sfilati. Difficile che in due-tre mesi la mettano in piedi. Se avessimo creato ’Insieme’ prima, avremmo potuto dare una spinta. Ora manca il contenitore".

Il centro dove si posizionerà?

"Dipende da Lepore. Se sarà intelligente come pare eviterà di spostarsi troppo a sinistra e allargherà. In caso contrario, rischierà di perdere le elezioni. Perché il corpaccione dell’elettorato bolognese è di centro".

Centro-sinistra?

"Sì. Ma non di sinistra estrema, sinistra Pd, ’rosa’ non rossa".

Mugavero, Battistini, Cangini. Che cosa ne pensa?

"Candidare i civici è una lacuna per il centrodestra perché significa non avere un candidato. Se Lepore si schiaccia a sinistra, il senatore di FI potrebbe fare bene".

Rosalba Carbutti