A meno di dieci giorni dalle primarie, la partita-duello tra Matteo Lepore e Isabella Conti si sposta sullo sport. In attesa della cena del disgelo, l’assessore alla Cultura e allo Sport rilancia gli investimenti che verranno. "Saranno 42 milioni di euro (anziché 21) nei prossimi cinque anni, escluso lo stadio", dice Lepore. E sul restyling del Dall’Ara replica alla Conti che ha ribadito nella sua diretta Facebook l’idea d’investire quattro milioni all’anno per 10 anni sugli impianti sportivi, spingendo affinché lo stadio temporaneo del Bologna a Fico sia sostenuto solo con fondi privati. "Abbiamo sempre detto che dev’essere privato. I 40 milioni del Comune servono per il Dall’Ara e per l’antistadio. Insieme ai 70 milioni del Bologna calcio ci permetteranno di far partire il cantiere alla fine del 2022". Concetto che anche il Comune ribadisce, di fatto smentendo il Conti-pensiero: "Non è vero che una parte dei 40 milioni di euro per lo stadio Dall’Ara sono destinati allo stadio temporaneo".
Ma oltre allo sport c’è di più. Se la Conti ha lanciato la sua revisione del tram a Borgo Panigale, Lepore ha presentato gli spazi di Dumbo. Nell’ex officina all’interno della vecchia area ferroviaria del Ravone, in via Casarini, a poche centinaia di metri dalla stazione dell’Alta Velocità, Lepore con la sottosegretaria allo Sviluppo economico e vicepresidente Pd, Anna Ascani, presente anche il segretario provinciale del Pd, Luigi Tosiani, ha lanciato il progetto ‘Bologna Attiva’, con la collaborazione tra Open Event (gestore dell’area), Alma Mater e Fondazione per l’innovazione urbana. "Da qui partirà la via della conoscenza della nostra città, passando dalla Bolognina, l’Alta velocità, la fiera arrivando fino al Tecnopolo", ha spiegato il candidato dem alle primarie di centrosinistra. E ha alzato la posta: "L’amministrazione comunale è pronta ad acquistare dalle Ferrovie una parte di quest’area". Idea, simile, a quella avanzata dalla Conti per i Prati di Caprara. Ma l’assessore mette le mani avanti: "È una cosa diversa – ha risposto Lepore – quella è un’area che aveva un Piano operativo comunale scaduto ad aprile e che non ha più diritti edificatori. In ogni caso, a Invimit sto proponendo un accordo affinché ceda l’area senza che dobbiamo comprarla".
A Dumbo, spazio post-industriale, a metà tra Barcellona, Helsinki e Berlino, 40mila metri quadrati e nove capannoni, si guarda al futuro. "Qui verranno ospitate aule studio aperte 24 ore su 24, start up, grandi eventi, mostre, aree gioco per bambini. Senza dimenticare progetti di economia collaborativa. Magari garantendo spazi ai rider e ai ‘nuovi’ lavoratori delle piattaforme web", ha illustrato Lepore.
Il contributo è di 800mila euro, da parte della Regione, in aggiunta ai 200mila euro messi a disposizione dalla Fondazione, provenienti al 50% dal Comune e al 50% dall’Ateneo. Il progetto dovrà essere sviluppato entro due anni. L’Ascani plaude: "So che Matteo il giorno dopo che diventerà sindaco spenderà le risorse del Pnrr mettendo a frutto l’esperienza di questi anni".
Rosalba Carbutti