Bologna, 4 giugno 2021 - In mezzo a una campagna per le primarie del centrosinistra caratterizzata finora da contrapposizioni e vetriolo, possono capitare anche argomenti sui quali i due candidati in campo si possono trovare non lontani, se non vicini. È accaduto ieri a Matteo Lepore e Isabella Conti in tema di sicurezza stradale.
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Ad aprire le danze è l’assessore, che lancia la proposta – "per ridurre gli incidenti e salvare vite" – di una "Bologna a 30 chilometri orari in tutte le aree residenziali e strade urbane, fatta eccezione per i principali assi di scorrimento", e "strade scolastiche pedonali agli orari di entrata e uscita, installazioni di dossi, rialzi e cuscini berlinesi dove necessario". La Conti ribatte sottolineando che la proposta della ’città 30’ è già nel suo programma elettorale. "La prevediamo escludendo i viali e le strade a scorrimento veloce – spiega la Conti a margine dell’inaugurazione dell’hub vaccinale a San Lazzaro, assieme al generale Figliuolo –. Bisogna insistere inoltre sull’implementazione del pedibus. Ho già istituito le zone 20 e 30 a San Lazzaro, dopo alcune polemiche tutti hanno apprezzato gli interventi".
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La Conti non vuole però nuovi autovelox in città. "Serve una nuova cultura della sicurezza stradale – dice –, che dobbiamo mettere in atto attraverso l’educazione. Dobbiamo essere molto rigorosi nella chiusura delle strade scolastiche, limitare la velocità nelle zone centrali e nelle zone più a rischio".
Emily Clancy , consigliera comunale di Coalizione civica – fresca di ticket con Lepore – presenterà al question time di oggi una domanda proprio sul tema della sicurezza stradale, "per sapere se il sindaco condivida le richieste delle associazioni di categoria", fra le quali c’è appunto la zona 30 che ’avvicina’ Lepore e Conti, e "quali azioni intenda intraprendere per garantire la sicurezza stradale in città". La candidata alle primarie si sofferma quindi sul perimetro della coalizione. "Chiederò nuovamente chiarezza al prossimo tavolo – avverte la Conti –, c’è un equivoco da sanare. Ci sono persone che stanno molto a sinistra e che hanno scelto di stare al tavolo delle primarie, che in caso di mia vittoria non so se si sentirebbero rappresentati da un allargamento ad Azione, ad esempio. Così come una parte di moderati non so se si sentirebbero rappresentanti se ci fosse l’M5s". Per questo, insiste, "dobbiamo avere chiarezza, nei confronti soprattutto dell’elettorato". Il Pd, intanto, ufficializza l’arrivo del segretario nazionale Enrico Letta, il 15 giugno, al Parco Cevenini a Borgo Panigale, per una cena di autofinanziamento a sostegno di Lepore. "Sarà una bella serata – commenta l’assessore – siamo molto felici di avere con noi il segretario".
Lepore, ieri ancora in Bolognina, al parco del centro sociale Fondo Comini, ricorda che il 20 giugno, data delle primarie, "si vota per scegliere un’idea della politica. Per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra, che a me piace chiamare semplicemente ‘la sinistra’". Una scelta "nella direzione della tutela delle fasce più fragili, del verde invece che del cemento, della tutela dell’infanzia e della disabilità, di una scuola e di una sanità più pubbliche". "Non mi vergogno di essere di sinistra – afferma Lepore – e credo che questa città debba essere orgogliosa di essere progressista".
L’assessore ribadisce quindi l’urgenza che Ausl, Regione e sindacati dei medici "trovino subito una soluzione al problema dei medici di famiglia che vanno in pensione e non vengono sostituiti" E si propone di "rafforzare i servizi sociosanitari e di realizzare in ogni quartiere servizi per gli adolescenti e a supporto della genitorialità". Sempre ieri Paolo Calvano, segretario regionale dem, ha chiesto a tutti toni più pacati. "Quando Italia Viva ha chiesto primarie di coalizione ho pensato che fosse più che giusto farle per allargare il campo e coinvolgere più persone possibili – ha detto Calvano –. Per questo ricordo a tutti che devono continuare ad avere il valore originario. Comprendo che possano esserci colpi bassi, ma è fondamentale rimettere al centro del dibattito Bologna e le proposte per la città. Ho apprezzato molto l’appello di Lepore che ha ricordato a tutti che l’avversario da battere è la destra, l’obiettivo finale di tutti deve rimanere questo". Calvano, che ha già chiarito di sostenere pienamente Lepore, ragiona anche sul rischio che le polemiche di questi giorni possano allontanare gli elettori. "È ovvio che quando lo scontro viene esasperato il rischio che si crei un po’ di disamoramento c’è. Anche per questo, e non solo per questo, credo debba essere fatto lo sforzo massimo da parte di tutti per abbassare i toni. Le primarie devono essere festa di democrazia".