PAOLO ROSATO
Elezioni Comunali

Elezioni comunali Bologna, Priolo: "Lepore nome giusto. Ma serve più entusiasmo"

L’assessora regionale sul post primarie: "Il Pd si è compattato su di lui Ora però faccia capire alla città che progetto ha. Passante? Ci vuole coraggio"

Irene Priolo, assessora regionale all’Ambiente e alla Protezione civile

Irene Priolo, assessora regionale all’Ambiente e alla Protezione civile

Bologna, 2 luglio 2021 - Irene Priolo, assessora regionale all’Ambiente, come esce il Pd di Bologna dalle primarie? Rafforzato o indebolito? "Mentre tutti gli schieramenti di centrodestra sono stati a guardare e continuano a discutere prima di noi che di loro, le primarie si sono svolte e hanno partecipato 26mila cittadini. I candidati hanno discusso apertis verbis di temi: un esercizio sano di democrazia. Ne escono rafforzati il Pd e tutto il centro sinistra". Perché Lepore ha vinto? "Perché era il candidato del Pd. Che, assieme agli alleati, ritengo si sia ricompattato sulla sua figura anche a seguito della scelta coraggiosa di Isabella Conti di candidarsi. Poi perché ritengo che sulla città, nel corso del tempo, abbia maturato una maggiore conoscenza, capillarità ed esperienza, che si è tradotta anche in capacità organizzativa delle primarie". Gli esponenti del Pd che hanno sostenuto la Conti possonocandidarsi nella lista del Pd? "Se Isabella dovesse fare una sua lista, cosa che ritengo molto interessante visto il risultato ottenuto, potrebbero trovare diritto di cittadinanza anche lì. Battute a parte, saranno il segretario Pd e Lepore a scegliere e non la Priolo. Che ha idee chiare, ma che sul modo in cui si sta in un partito è forse antica". Lepore è il candidato giusto per vincere? "Sì, anche se gli esiti scontati in politica non esistono più, e credo Matteo ne sia consapevole". In cosa dovrebbe migliorare? "Matteo saprà cosa fare, ma se chiedete a me, più coraggio e grande entusiasmo. Fare il sindaco credo che sia un sogno che lo accompagna da diverso tempo, dovrebbe tirare fuori la passione che lo lega all’obiettivo. Infine, è arrivato il momento di far capire alla città qual è il progetto che l’attende". Transizione ecologica, mobilità sostenibile, investimenti: quali le priorità per la città? "Si tratta di capire se vogliamo che Bologna sia protagonista o una comparsa. Ritengo che dopo Milano la nostra sia la realtà più interessante per posizionamento geografico, capacità d’impresa e capitale sociale. Il 2022 prevede un rimbalzo di Pil del 10%, è del tutto evidente che Bologna deve stare dentro questa dinamica. E’ come se fossimo dentro una città metropolitana di 4,5 milioni di abitanti, questa è la dimensione su cui ragionare. Matteo parla giustamente di città dei 10 minuti, bisogna alzare l’asticella e ragionare di connessioni rapide che escano dal perimetro cittadino. Tra Pnrr, opere già finanziate e progetti strategici come il Tecnopolo questa città dovrà essere un laboratorio a cielo aperto con una potenza di investimenti che a risorse date supera i 3 miliardi di euro". Passante. Lei si è spesa molto per mandarlo avanti. I tentennamenti l’hanno delusa? "Tempo fa dissi che Bologna sulle infrastrutture soffriva della sindrome di Penelope. Quindi io non credo che i tentennamenti abbiano deluso me, ma forse stancano gli elettori che hanno bisogno di vedere che fatta una scelta ci sia il coraggio di mandarla avanti da una parte, e di risolvere problemi dall’altra". La svolta ’green’ la convince? "Una novità che Autostrade abbia acconsentito al fotovoltaico, la richiesta venne avanzata nel dibattito pubblico, anche da Bugani (M5s). Ne sono lieta". Tram. La Conti ha detto che il progetto va cambiato. Secondo lei avrebbe senso? "No. La proposta avanzata da Isabella era stata già esaminata e scartata. Il trasporto rapido di massa si definisca tale, perché ha la necessità di transitare dove può raccogliere la maggiore utenza. Ciò detto, non esiste realtà in cui infrastrutture importanti nella fase di cantiere siano state indolori. Ma la politica non può spaventarsi. Il tema è capire il beneficio atteso e gli effetti moltiplicatori sul piano economico, sociale e ambientale".